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Da banche a imprese stop al governo Di Pietro: Monti ha la colpa dei suicidi

Il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro del Welfare Elsa Fornero

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{{IMG_SX}}"Siamo molto preoccupati per le notizie che stanno trapelando in merito alla riforma del mercato del lavoro". Se queste notizie dovessero trovare conferma non può che ribadirsi che "al paese serve una buona riforma e che, piuttosto che una cattiva riforma, è meglio non fare alcuna riforma". L'altolà ad accordi sulla riforma del mercato del lavoro, dopo il vertice di maggioranza di ieri con il premier Mario Monti, arriva da Confindustria, Abi, Alleanza delle Cooperative Italiane, Ania che a firma congiunta mettono in guardia il governo. "L'impianto complessivo della riforma già irrigidisce - sottolineano banche e imprese - il mercato del lavoro riducendo la flessibilità in entrata e abolendo, seppur gradualmente, l'indennità di mobilità, strumento importante per le ristrutturazioni aziendali. Queste maggiori rigidità trovavano un logico bilanciamento nella nuova disciplina delle flessibilità in uscita". A fronte di questo equilibrio, Confindustria, Abi, Ania, Alleanza delle Cooperative e le altre organizzazioni imprenditoriali "si erano risolte a sottoscrivere il verbale, proposto dal Presidente del Consiglio, che concludeva il confronto tra le parti". Ma, "le modifiche che oggi vengono prospettate sulla stampa vanificano il difficile equilibrio raggiunto e rischiano "i determinare, nel loro complesso, un arretramento piuttosto che un miglioramento del nostro mercato del lavoro e delle condizioni di competitività delle imprese, rendendo più difficili le assunzioni". "Tra queste modifiche- evidenziano le organizzazioni imprenditoriali - risultano inaccettabili, in particolare, la diversa disciplina per i licenziamenti di natura economica e quella che va complessivamente configurandosi per i contratti a termine, specie per quelli aventi carattere stagionale".   L'ATTACCO DI DI PIETRO "Mentre il presidente Monti dice le bugie sulla crisi che sarebbe finita ci sono persone che si suicidano. Quelle persone che si suicidano il presidente Monti le ha sulla coscienza": è il durissimo attacco che Antonio Di Pietro (Idv) riserva al governo in dichiarazioni di voto nell'aula della Camera sul dl semplificazioni. Apostrofando il governo come "ladro" e "latitante", Di Pietro, duramente contestato dai banchi del Pd, osserva: «I problemi del paese non si risolvono con l'articolo 18 ma con una nuova legge elettorale che cambi questa platea che indegnamente compone il nostro Parlamento". Infine, il leader di Idv contesta al governo: "Siete arrivati per risolvere i problemi e fate pagare l'Imu agli ospizi esentandone le fondazioni bancarie. Siete al servizio delle lobby". LA BCE APPOGGIA IL GOVERNO Per il presidente della Bce, Mario Draghi è "prematuro" discutere di una exit strategy dalle misure straordinarie prese dall'Eurotower. "Le misure ordinarie e straordinarie hanno contribuito a alla stabilizzazione del settore finanziario e al miglioramento della trasmissione della politica monetaria" ha detto Draghi, secondo il quale i prestiti tiennali agevolati alle banche "hanno bisogno di tempo per garantiere un pieno impatto" e hanno "evitato un maggiore credit crunch". "Non temiamo - spiega il numero uno dell'istituto di Fracoforte - che i finanziamenti della Bce stiano tenendo artificialmente in vita le banche". Inoltre Draghi ribadisce che le misure straordinarie "sono temporanee".

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