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Cosentino, la Camera decide sull'arresto

Il parlamentare del Pdl e coordinatore regionale del partito Nicola Cosentino

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"Un minuto dopo dal voto dell'aula della Camera, indipendentemente dall'esito del voto stesso, mi dimetterò da coordinatore del Pdl campano". Lo ha detto Nicola Cosentino, il deputato sul cui arresto oggi l'Aula di Montecitorio sarà chiamata a decidere. "Contro di me è stata fatta una forzatura enorme", aveva detto Cosentino questa mattina alla Telefonata di Belpietro su Canale 5. "Sono accusato solo da una parte che non mi ha nemmeno voluto interrogare per molto tempo",  ha detto il deputato sul cui arresto oggi l'Aula della Camera sarà chiamata a decidere. "Vorrei essere giudicato almeno in primo grado prima di andare in carcere". Il deputato aveva anche annunciato non volersi dimettere da coordinatore campano del Pdl, decisione ribaltata a pochi minuti dal voto. "ESTRANEO ALLE ACCUSE" "Sono sereno, tranquillo e consapevole di essere completamente estraneo ai fatti che mi vengono addebitati e confido molto nella lettura degli incartamenti in possesso di tutti i parlamentari per decidere sulla sorte della libertà personale del cittadino Cosentino prima ancora che del parlamentare". ha detto Cosentino. "Non so se c'è uno spiraglio o meno a confido molto nella libertà di coscienza di ogni parlamentare. La lettura delle carte fa emergere che c'è una forzatura enorme di questa vicenda".  LEGA: LIBERTÀ DI COSCIENZA Dopo almeno due giorni di pressing asfissiante del Popolo della libertà, Umberto Bossi ha deciso per una pubblica presa di posizione che di fatto sconfessa la linea espressa da Roberto Maroni alla vigilia del voto della Giunta sulle autorizzazioni e sancisce un'ulteriore spaccatura tra l'ex ministro dell'Interno e il senatùr. La libertà di coscienza annunciata da Bossi non rende da sola il senso politico della sorpresa serale del fondatore del Carroccio. Sono le parole a pesare come pietre, questa volta a favore di Cosentino: "Credo diremo no. Nelle carte non c'è nulla. Bisogna stare tranquilli quando si parla di arresti".  Linea confermata dalla Lega, secondo quanto emerso in una riunione del gruppo dei deputati del Carroccio alla quale hanno partecipato anche il leader Umberto Bossi e Roberto Maroni. Durante la riunione che ha confermato la libertà di coscienza sul caso Cosentino, ci sarebbe stato - secondo quanto riferito da chi partecipava - "un animato scambio di opinioni" tra Umberto Bossi, favorevole alla libertà di coscienza per i deputati e Roberto Maroni, per l'arresto del deputato Pdl. Secondo i deputati del Carroccio presenti, comunque, alla fine il gruppo avrebbe ricomposto le divisioni.

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