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Sul web parte la crociata contro il Vaticano

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Inalto a sinistra un riquadrino con papa Ratzinger che sembra come buttare in aria a piene mani un pugno di dollari. Evidentemente, un fotomontaggio. Un mare i post di commento. Si va da «Non solo Ici, ci fregano miliardi con l'8 per mille» al romanesco «Cacciate li sordi», passando per veri e propri link a petizioni on line, come quella per l'applicazione dell'Ici agli immobili del Vaticano. E da un check dei profili che i promotori stanno conducendo emerge che a scrivere sono laici e cattolici, gente di sinistra e non. L'iniziativa, che arriva all'indomani dal monito contro gli evasori fiscali lanciato dal capo dei vescovi italiani, card. Angelo Bagnasco, parte da un 43enne di Parma, Alessandro, libero professionista che lavora nel campo dell'informatica, e da un gruppo di suoi amici sparsi per l'Italia che condividono la stessa professione e la stessa abilità con il pc e la rete. «Io - racconta - di tasse ne pago tante e combatto con le scadenze. Non sono un anticlericale. Non vado in Chiesa la domenica ma non ho pregiudizi. Dico solo che in Italia ha troppi privilegi, spesso eredità del Concordato, che stridono con l'attuale crisi economica e andrebbero rivisti». Nel mirino: l'esenzione dall'Ici su un patrimonio immobiliare che alcune stime calcolano in 115mila edifici spesso di grande pregio; gli sgravi del 50% sull'Ires per gli enti il cui fine è equiparato ad assistenza e istruzione; gli introiti dell'8 per mille; l'esenzione Irpef per i dipendenti vaticani.

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