Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Borse sulle montagne russe Prima il tonfo poi la risalita

Borse, operatori dell'Abn Amro ad Amsterdam

  • a
  • a
  • a

L'altalena continua. Listini azionari in saliscendi con una chiusura positiva, titoli di stato «narcotizzati» dall'azione della Bce e flussi imponenti di liquidità sui beni rifugio come oro e franco svizzero che toccano i nuovi massimi. Su queste direttrici si è snodata ieri la giornata dei mercati finanziari internazionali in attesa della decisione della Federal Reserve Usa. Oro record nella notte In attesa dell'avvio dei mercati in Europa il flusso degli investitori verso l'oro è ininterrotto e le quotazioni del metallo si portano sui massimi a quota 1.764 dollari l'oncia. I mercati partono bene, Bce in azione, giù spread La partenza dei listini europei sembra incoraggiante e Milano, dopo pochi minuti di scambi, segna già +2,6% ma la volatilità è altissima e gli indici oscillano fortemente, complici anche i derivati e i movimenti prettamente speculativi. La Bce si muove sul mercati secondari per il secondo giorno, come conferma lo stesso presidente Jean Claude Trichet, e gli spread btp-bund vanno sotto quota 300 punti arrivando a 280, soglia su cui rimarranno tutta la seduta. Ore 10: pioggia di vendite Il primo dei numerosi cambi di direzione della giornata arriva attorno alle 10. Gli indici europei, Milano compresa, scivolano in negativo in pochissimi minuti. Ore 10.30: listini in picchiata Sugli schermi degli operatori il segno rosso impera e sembra un bollettino di guerra. Londra, Francoforte sbandano con cali del 5%. I derivati maneggiati da hedg fund e banche d'affari amplificano i cali. Ore 11: fuga verso l'oro e il franco svizzero Ingenti flussi di capitali si muovono sull'oro che tocca il record di 1780 dollari l'oncia e sul franco che sembra puntare alla parità con l'euro. Ore 11.30: i listini toccano il fondo e ripartono I mercati azionari arrivano a perdere quasi l'8% per poi iniziare a risalire in un classico movimento dominato dal trading spintò. Ore 12: gli indici tornano sulla parità Milano prova un timido rialzo salendo dello 0,3%, si guarda a Wall Street, la volatilità resta alta. Ore 14.30: Wall Street apre positiva l'Europa resta debole A New York gli indici vedono il Dow Jones salire dello 0,57% a 10.871,91 punti, il Nasdaq avanza dell'1,97% a 2.404,54 punti. I listini europei però oscillano sulla parità. Ore 17: sprint Europa, Wall Street accelera Le Borse del Vecchio Continente si muovono in rialzo e chiudono quasi tutte in positivo (Londra +1,98%, Milano +0,52%, Parigi +163%) incoraggiate dall'andamento positivo di New York dove il Nasdaq sale del 3%. A New York si attendono le decisioni della Federal Reserve che deve valutare mosse straordinarie in aiuto dell'economia. Ore 20: parla la Fed La crescita dell'economia Usa fino a questa prima parte dell'anno è stata «considerevolmente più bassa del previsto». È quanto emerge dal comunicato finale della Fed. La banca centrale si aspetta «nei prossimi trimestri un passo della ripresa più lento». Anche il mercato del lavoro è stato «più debole delle aspettative». Per questo i tassi d'interesse Usa resteranno «eccezionalmente bassi fino alla metà del 2013», spega la Fed, di fatto dando per scontato che resteranno fino a quella data all'attuale livello e cioè tra zero e 0,25%. Ore 22: In chiusura Wall Street volata Dopo il crollo di lunedì, meno 5%, nelle ultime fasi delle contrattazioni il Dow Jones è rimbalzato del 4%, lo S&P 500 è cresciuto del 4,75%; ancora meglio il Nasdaq che segna un provvisorio +5,3%.

Dai blog