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Pd: governo irresponsabile

Enrico Letta del Pd

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È "da irresponsabili" anticipare la manovra senza apportare delle correzioni. È senza appello il primo commento del Pd alla conferenza stampa del premier Silvio Berlusconi e del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sulle misure anti-crisi del governo dopo l'ennesima giornata di tensione nei mercati europei. L'anticipo del pareggio di bilancio dal 2014 al 2013 fa parte dei quattro punti elencati da Tremonti a Palazzo Chigi  per allentare la morsa dei mercati sull'Italia.  "Il primo punto è l'inserimento nella carta costituzionale del criterio di pareggio di bilancio, che è fondamentale - ha spiegato Tremonti - inizieremo a discuterlo la prossima settimana". "Il secondo punto è l'anticipo del pareggio di bilancio dal 2014 al 2013, che non avverrà modificando la struttura normativa ma anticipando le tempistiche - ha proseguito il ministro - la normativa, a partire dalla delega assistenziale, è prevista come manovra di rigore, che sarà sviluppato sul biennio 2012-2013". "Abbiamo già un buon testo, dobbiamo chiedere al parlamento la delega, da approvare il prima possibile alla Camera - ha aggiunto Tremonti - stiamo valutando una doppia delega, assistenziale e fiscale".  "Non ci saranno manovre addizionali - ha detto ancora l'inquilino di via XX settembre - il vero punto politico è l'anticipo di una manovra che e' stata ritenuta corretta e appropriata". Il terzo punto è quello che è stato definito dal ministro come "la madre di tutte le liberalizzazioni", ovvero la modifica dell'articolo 41 della Costituzione. "Nell'economia privata è libero tutto tranne ciò che è espressamente vietato - ha spiegato Tremonti, illustrando la modifica - penso che il parlamento si possa impegnare con molta forza e tempestività, naturalmente la modifica della Costituzione non preclude le altre modifiche nel senso della liberalizzazione della semplificazione che sono in cantiere". L'ultimo punto - ha concluso il ministro - è la "riforma del mercato del lavoro, fondamentale per ragioni connesse allo sviluppo e agli investimenti, esiste un testo già elaborato da presentare alle parti sociali che sara' presentato al Senato". "Un bicchiere mezzo vuoto. Abbiamo ascoltato qualche buon proposito, ma la fame dei mercati non si placa con le parole e una proposta di riforma costituzionale. Unica novità l'anticipo della manovra, il resto sono solo segnali", ha detto Enrico Letta, vicesegretario del Pd. Dei 4 punti illustrati da premier e ministro dell'Economia, dice Letta, "uno solo è valido: anticipare al 2013 i tagli previsti nel 2014, ma è troppo poco rispetto all'emergenza che il Paese si trova di fronte. In realtà il vero nodo è mettere in campo sono le riforme che ci chiedono l'Unione Europea e la Bce". Quella del governo, secondo Letta, è dunque una risposta "assolutamente parziale" alle richieste dell'Europa. Inoltre, il vicesegretario del Pd definisce "molto grave" che la decisione di Berlusconi sia arrivata "solo oggi e non due giorni fa in Parlamento". "Due giorni - aggiunge - che sono stati un disastro sui mercati per l'Italia, una colpa grave per il presidente del Consiglio che davanti alle Camere ha voluto solo rivendicare di aver fatto tutto bene, una sottovalutazione che ha prodotto danni pesanti". Il Pd, in ogni caso, "sarà la prossima settimana in Parlamento con le sue proposte, collaborerà se sarà possibile collaborare per cambiare una manovra che consideriamo iniqua e incapace di aiutare la crescita". Le misure annunciate dall'esecutivo non soddisfano neanche l'Idv. "È meglio che Berlusconi e Tremonti vadano in vacanza se le proposte per uscire dalla crisi sono quelle che hanno esposto stasera - ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario - Auspico che la prossima conferenza stampa sia quella in cui si annunceranno le dimissioni proprie e dell'intero governo, capace solo di portare il nostro Paese sull'orlo del baratro".   "È positivo che il governo abbia accolto la sollecitazione del Terzo Polo ad iniziare già nel mese di agosto l'esame dell'inserimento in Costituzione dell'obbligo del pareggio dei bilancio", ha affermato in una nota il leader di Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli che, mercoledì scorso, nel suo intervento al Senato aveva proprio sfidato governo e parlamento a riunirsi nel mese di agosto per esaminare la proposta, sostenuta dal Terzo Polo e presentata da un gruppo di senatori per il pareggio di bilancio in Costituzione. "È la prova - sottolinea Rutelli - che esiste una opposizione, fortemente critica nei confronti della politica economica del governo ma che non ha paura di avanzare proposte serie e impegnative". "Maggioranza e opposizione trovino un modo per collaborare, altrimenti l'Italia va a fondo", è l'appello del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, intervistato dal Tg1 prima della conferenza stampa del premier. "Non si tratta di dare una mano a Berlusconi - ha continuato Casini - ma all'Italia e agli italiani che sono più importanti di Berlusconi".    "Il governo dà risposte immediate ad una situazione finanziaria internazionale difficile che ha riflessi anche sull'Italia oltre che su tutta l'Europa - dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - Auspichiamo che anche l'opposizione, in particolare il Pd, assuma adesso un atteggiamento collaborativo come meriterebbe il Paese e come i cittadini si aspettano. Mi pare che questa posizione sia stata già assunta responsabilmente dall'Udc e ne prendiamo atto favorevolmente. Diversamente la maggioranza farà ovviamente il suo dovere disponendo dei numeri per andare avanti".  

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