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Napolitano: mai occupato ruoli e spazi non miei

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

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{{IMG_SX}}«Ho considerato che fosse mio dovere porre decisamente questa esigenza, senza tenere alcun conto delle convenienze dell'una o dell'altra parte politica, e senza invadere o occupare alcuno spazio o ruolo che non fosse il mio». Ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale a proposito delle sue sollecitazioni a dare una prova di coesione nazionale con la manovra finanziaria. SULLA GIUSTIZIA I magistrati devono essere «inappuntabili» in modo da vanificare «attacchi inammissibili alla magistratura», disinnescando così «un fuorviante conflitto» con la politica. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Parlando dei temi della giustizia, su cui era stato interpellato dal presidente dell'Associazione Stampa Parlamentare Pierluca Terzulli, Napolitano ha fatto riferimento al discorso da lui tenuto ieri ricevendo i giovani nuovi magistrati in tirocinio. Il capo dello Stato ha respinto alcune letture di quel discorso che vi hanno visto una volontà di ridimensionare il ruolo di magistrati. «Ma più di qualche commento polemico - ha aggiunto Napolitano - di difensori d'ufficio della magistratura, mi interessa l'apprezzamento che è venuto da numerosi suoi autorevoli esponenti. Da parte della sua stessa Associazione rappresentativa si mostra di ben comprendere i miei richiami, d'altronde ben noti in quanto costanti e coerenti negli anni». «Ho richiamato - ha sottolineato ancora il presidente della Repubblica - a comportamenti che non offuschino la credibilità ed il prestigio dei magistrati e non indeboliscano l'efficacia dei loro interventi a tutela della legalità». Napolitano ha guindi citato una frase del presidente dell'Anm che ha esortato i magistrati ad essere «inappuntabili e professionali»; «anche così - ha chiosato Napolitano - si vanificano attacchi inammissibili alla magistratura e si disinnesca un fuorviante conflitto tra polita e magistratura».

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