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Gli "intelligenti" di Montezemolo già sgomitano

Luca Cordero di Montezemolo

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La lista ufficiale della squadra di governo di Montezemolo non c'è ancora. Ma le indiscrezioni de Il Tempo sui possibili candidati per l'esecutivo degli «intelligenti» hanno già messo in moto la corsa al posto. E inevitabilmente il toto nomine. Così ad esempio per il ministero della Difesa la corsa a due tra Matteo Colaninno (Pd) e l'ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari avrebbe già dato un primo risultato. Quest'ultimo infatti si è già autoinvestito di ruolo di portavoce della neonata lista civica nazionale battezzata dal presidente della Ferrari. Dunque strada spianata per il giovane rampollo della dinastia di imprenditori. Anche se potrebbe spuntare un'opzione più gradita ai militari. E in quel caso il nome più accreditato a oggi sarebbe l'ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica Leonardo Tricarico. Recuperato dai ranghi ministeriali del governo Berlusconi, e configurabile come outsider, anche l'attuale sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga. La competizione nelle ultime ore sembra più infuocata attorno alla sedia di ministro dello Sviluppo Economico. L'arrivo nel dicastero di via Veneto di Diego Della Valle non è più sicuro come nelle prime ore. Al patron di Tod's resterebbe comunque una delega pesante, quella del Commercio Estero, per consentire al made in Italy di essere comunque ben rappresentato nel mondo. L'ipotesi allo studio è anzi di potenziare il ruolo del sottosegretariato affiancando alle competenze relative all'export anche quelle per la valorizzazione e tutela del marchio Italia in sede internazionale. Sarebbero dunque in crescita le quotazioni di altri candidati per gli uffici oggi guidati da Paolo Romani. In particolare ben piazzato sembra essere l'ex presidente della Camera di Commercio, Andrea Mondello, più portato per esperienza ai rapporti con le imprese che con i governatori regionali. Nella prima ipotesi, infatti, Mondello sembrava il candidato ideale agli Affari Regionali. A sbarrargli la strada potrebbero però arrivare Alberto Bombassei già titolare nella squadra di Montezemolo in Confindustria della vicepresidenza per le relazioni industriali. Novità in arrivo anche al Tesoro con l'ingresso a sorpresa di Mario Draghi, nell'eventualità che la corsa del Governatore della Banca d'Italia alla Banca Centrale Europea sia fermata dal fuoco di sbarramento dei tedeschi. In fondo il numero uno di Via Nazionale è rimasto sempre in buoni rapporti dai banchi di scuola. Insieme frequentarono il collegio dei gesuiti Massimo a Roma. Nella corsa ai Beni Culturali potrebbe vincere un tecnico. Così al posto di Eugenio Scalfari, fondatore della Repubblica, potrebbe ottenere l'incarico di ministro l'attuale direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale Mario Resca, uomo dalle relazioni bipartisan e già dentro la macchina amministrativa del dicastero. Gioco duro anche per gli Interni. A insidiare le chanche di Beppe Pisanu ci sarebbe Enrico Letta. Mentre per gli Esteri potrebbe fare la sua grande rentrèe l'ex Gianni De Michelis. Infine la delega ai servizi segreti per la quale salgono le chance di Walter Veltroni e scendono quelle di Italio Bocchino indirizzato verso l'Attuazione del Programma.

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