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Da questa commovente confessione si può infatti dedurre agevolmente che nulla come il fatto che Umberto Eco va a letto tardi per leggere Kant dimostra che l'Italia non è ancora perduta.

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Questoè perciò un momento decisivo della nostra vita nazionale. Chi sappia cogliere il senso delle cronache ufficiali riguardanti questa confessione di Eco sul vero motivo per cui va a letto tardi difficilmente potrà sottrarsi al dovere di ammettere che si è espresso in questa circostanza, non potrà non ammettere che l'Italia, se e fino a quando lui continuerà ad andare a letto tardi per leggere Kant, non potrà dirsi perduta. Chi inoltre abbia avuto la fortuna di poter ascoltare la citata confessione dalla sua stessa voce di Eco, e sappia intravedervi il sottaciuto intento di incoraggiarci a dedurre che l'Italia ancora non è perduta proprio e soltanto dal fatto che lui va a letto tardi per leggere Kant, dovrà anch'egli pervenire alla conclusione che è molto ragionevole supporre che l'Italia non sia ancora perduta. Certo l'Italia è piena di carogne che non hanno molta voglia di andare a letto tardi per leggere Kant. E che anzi vorrebbero interdire a tutti i loro simili il diritto di andare anch'essi, come Umberto Eco, a letto tardi per leggere Kant. Sono decisi, questi furfanti, a frustrare il legittimo anelito di tutti gli italiani ad andare anche loro a letto tardi, come il professor Eco, per leggere Kant. Vorrebbero insomma umiliare e sfiancare il paese rendendo la vita amara a tutti coloro che non vanno a letto tardi per leggere Kant. Ma, se Dio vuole, non sono ancora riusciti a impedire al professor Eco di dimostrare che, se lui continua ad andare a letto tardi per leggere Kant, lei, non può certo considerarsi perduta. Cerchiamo tuttavia di non abbandonarci all'euforia. Evitiamo soprattutto i toni di vanaglorioso trionfalismo. Non nascondiamoci inoltre il fatto abbastanza evidente che gli ultimi avvenimenti hanno contribuito a insinuare anche nei petti più fiduciosi qualche piccolo dubbio sul potere salvifico dell'uso del professor Eco di andare a letto tardi per leggere Kant. Guardiamoci infine dal mortificare con troppi sberleffi quei disgraziati che pensano che l'Italia, se e fino a quanto il professor Eco continuerà ad andare a letto tardi per leggere Kant, nessuno potrà più azzardarsi a considerarla perduta. Limitiamoci insomma a constatare che l'Italia, se Eco di notte continua a leggere Kant, non è ancora perduta. Si aggiunga però che se domani verremo a sapere che Eco ha deciso di continuare, per tutte le notti della sua vita, ad andare a letto tardi per leggere Kant, allora sì che potremo proclamare alto e forte che l'Italia davvero non è perduta, e nei nostri cuori tornerà a esplodere la gioia, e l'immaginazione esulterà nel raffigurarsi come questo possa essere avvenuto, e spunteranno giorni sempre più allegri, e la speranza tornerà a ballare il minuetto nei nostri salotti, e di nuovo intorno a noi si farà luce. Bando dunque al disfattismo. Rivolgiamo il nostro saluto all'Italia e congratuliamoci con lei per aver affidato il suo destino a un uomo che ama andare a letto tardi per leggere Kant.

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