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Un lungo incontro con il prefetto Giuseppe Pecoraro e con il questore Francesco Tagliente.

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Avvertendoliperò che coloro i quali hanno intenzione di provocare incidenti troveranno una risposta dura. E ha ribadito che il centro storico sarà ancora uan volta chiuso ai cortei. «Da lunedì a mercoledì saranno giornate critiche durante le quali si potrebbero riproporre immagini simili a quelle del corteo di martedì scorso – ha spiegato – Facciamo di nuovo appello alle forze politiche e ai promotori della protesta affinché vengano isolati i violenti». «L'invito – prosegue – è quello di organizzare manifestazioni autorizzate con percorsi predefiniti. Tutti devono sapere che altrimenti, si commette reato, anche senza violenza. La questura e il prefetto mi hanno garantito massima attenzione affinché il centro storico non venga più investito da incidenti o disordini». «Predisporranno – ha proseguito – tutte le misure di ordine pubblico necessarie per tenere lontani dal centro le manifestazioni. Il centro storico era già zona rossa e lo diventerà ancor di più, con la massima mobilitazione delle Forze dell'Ordine». E da Alemanno è arrivato anche l'appoggio alla proposta di estendere il Daspo alle manifestazioni di piazza. «In una conversazione telefonica il sottosegretario Mantovano mi ha chiarito i contenuti della sua proposta di applicarlo anche alle manifestazioni politiche. Non si tratta di una schedatura ma semplicemente di applicare il divieto di partecipare a manifestazioni politiche per tutti coloro che si sono macchiati di violenze in un medesimo contesto di manifestazioni». «In questo modo – ha aggiunto – si può evitare che anche persone denunciate e rimesse in libertà, come i 22 manifestanti di martedì scorso, pur non rimanendo in carcere, tornino ad essere protagonisti pericolosi di nuove manifestazioni. Con questi chiarimenti la proposta di Mantovano mi sembra una idea valida che può aiutare a isolare i violenti senza costringere la magistratura ad eccedere in misure cautelari. Credo quindi che a gennaio questa proposta possa essere positivamente esaminata per venire tradotta in legge». I dirigenti della questura si stanno intanto preprando per le manifestazioni dei prossimi giorni, spiegando che seguiranno la linea del «doppio binario»: attenzione nei confronti di chi manifesta nel rispetto delle regole e massimo rigore nel confronti di chi commette atti illeciti, precisando che manifestare senza preavviso è reato. Il questore Francesco Tagliente e i suoi collaboratori stanno già lavorando in maniera incessante, con riunioni e sopralluoghi, per gestire ogni possibile scenario. Il questore continua però a mantenere il riserbo più assoluto sui dispositivi di sicurezza che saranno adottati in vista di possibili iniziative, e sulle attività investigative. Intanto Marco Letizia, segretario nazionale dell'Associazione nazionale dei funzionari di Polizia, spiega di accogliere «con favore» la proposta del Daspo ma chiede anche nuovi strumenti per la polizia. Letizia fa l'esempio delle «microtelecamere sui caschi dei poliziotti», che, spiega, sono in fase di sperimentazione in Francia. Questo, aggiunge, servirebbe a garantire la «certezza della prova» e ad «evitare che in tribunale ci si riduca a una situazione in cui è la parola del poliziotto contro quella di chi è stato fermato».

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