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Da Fini ultimatum a Berlusconi "Si dimetta o usciamo dal governo"

Il presidente della Camera Gianfranco Fini alla convention di Fli

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Serve una nuova fase di governo, con un nuovo programma e un nuovo alleato, l'Udc, perchè "così non si può andare avanti". Gianfranco Fini chiede al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di dimettersi e salire al Colle, altrimenti i componenti di Fli nel governo si ritireranno. Il Presidente della Camera non delude le attese di chi aspettava dal discorso di Perugia un segnale forte al governo e al premier e il suo suona infatti come un vero e proprio ultimatum: "Senza una nuova agenda e e un nuovo patto di legislatura saranno gli italiani a staccare la spina". "GOVERNO DEL FARE... FINTA" - Nel lungo discorso pronunciato all'Assemblea di Fli Fini ha svolto una dura critica al governo, "il governo del fare che è diventato un governo del far finta di niente", di fronte alle emergenze del paese ed è stato duro anche nei confronti di Berlusconi: "Ad altri ora spetta l'onere di dire se ha a cuore l'Italia o se vuole solo rimanere a palazzo Chigi in attesa che passi la bufera". In ogni caso il leader di Fli ha anche fatto sapere che "le elezioni non ci spaventano". Berlusconi deve "salire al Colle, rassegnare le dimissioni e avviare una fase in cui rapidamente si ridiscute l'agenda, il programma, verificare la natura della coalizione, la composizione del governo - ha scandito Fini - se avrà questo coraggio sarebbe davvero una bella svolta del predellino se invece prevarrà l'atteggiamento autoconsolatorio quanto fasullo di dire va tutto bene, allora Ronchi, Urso, Menia e Bonfiglio non rimarranno un minuto in più in quel governo".   "DETERMINANTI" -  "Senza alcuna presunzione e a bassa voce lo posso dire che se ci guardiamo intorno e volgiamo lo sguardo indietro possiamo davvero dire che abbiamo davvero tutto il diritto di dire che siamo molto soddisfatti", aveva detto in precedenza Gianfranco Fini nel suo intervento di chiusura della convention di Fli di Bastia Umbra. Per Fini "c'era chi con una certa presunzione ci aveva liquidato dicendo 'sono quattro gatti' e dicendo che 'non ha senso quell'avventura'. E invece a poche settimane da Mirabello siamo qui in una manifestazione che non ha precedenti. In poche settimane non siamo marginali, ma siamo politicamente determinanti per le sorti del governo per le sorti del governo e l'avvenire della nostra Patria". "Siate intransigenti ma non diventate estremisti", ha detto poi il presidente della Camera ai giovani di Fli. "FLI NON È UNA ZATTERA" - "Altro che rancore personale. La nostra sfida nasce da una coraggiosa assunzione di responsabilità". Di frase in frase, Gianfranco Fini non cita Silvio Berlusconi ma di fatto cita punto per punto le critiche piovute su Fli dal leader Pdl. "Io non vi chiederò mai di cantare per fortuna che Fini c'è". "Non saremo una An in piccolo ma nemmeno saremo una zattera della Medusa che accoglie tutti. Non raccoglieremo naufraghi e straccioni", ribadisce Gianfranco Fini parlando degli obiettivi che mette davanti a Fli. "E neanche affaristi e carrieisti"; conclude. Prima del discorso di Fini dal palco della convention di Futuro e Libertà a Bastia Umbra il viceministro Adolfo Urso ha annunciato: "Insieme a Buonfiglio e a Menia a nome nostro nelle vostre mani noi rimettiamo i nostri incarichi di governo". "A noi non interessano le poltrone - ha detto Urso - ma il ruolo dell'Italia, per cui rimettiamo a disposizione di Gianfranco Fini tutti i nostri incarichi di governo".

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