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Da Testaccio e Modena, la parola agli chef

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«Abbiamopreparato specialità romane, piatti tipici della nostra bellissima città - dice Mimmo del ristorante "Mattarelli" a Testaccio, che come menu ha proposto rigatoni con sugo di coda, coda alla vaccinara e trippa alla romana, contornata da cicoria di campo, olio, aglio e peperoncino, bagnata con Frascati doc. «Penso che i leghisti abbiano gradito», ha aggiunto. Ma alla domanda se fosse più buona la polenta o la coda alla vaccinara, ha risposto: «Qui è una festa non deve vincere nessuno. Vogliamoci bene». Gli ha fatto eco lo chef leghista, Villiam Pellacani, da Cavezzo, che ha detto: «Per raggiungere la Padania dobbiamo fare di necessità virtù. La cosa più buona è l'indipendenza della Padania. A noi sta bene la Padania indipendente e Roma indipendente, poi tra vicini ci si può anche dare la mano».

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