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Altro che bighe il Gp è un tesoro per tutti

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Gran premio di Roma di Formula 1, Renata Polverini e Maurizio Flammini

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Alla faccia dello sviluppo economico! Ma come la Lega parla tanto di rilancio del Paese, di nuovi flussi economici e poi non vuole un secondo Gran Premio di Formula Uno in Italia. E che sia a Roma poco importa (o forse è proprio questo il problema...), perché detto che Monza resterà il Gp d'Italia, la seconda tappa del circus mondiale della Formula Uno porterà nelle casse della Capitale, ma anche dell'intero «sistema Italia», un fiume di soldi. Cash, ma anche indotto e posti di lavoro per i cittadini romani: ma sono italiani anche loro? Secondo Bossi probabilmente no, anche se l'idea di Maurizio Flammini non si può discutere dal punto di vista economico.   Il Gp di Roma che si disputerà probabilmente a partire dal 2012 (massimo 2013) secondo i calcoli degli organizzatori porterà un flusso di 2.500.000 turisti ogni anno e sarà connesso alla realizzazione di una serie di eventi culturali, sportivi, di intrattenimento e commerciali che dovrebbe portare in Italia una cifra compresa tra i 2 e i 4 miliardi di euro circa. E se non bastasse, i posti di lavoro in più dovrebbe oscillare tra 19.000 e 44.000. E sono numeri calcolati per «difetto», perché l'appuntamento F1 a Roma non sarà legato solo alla settimana del weekend, ma collegherà tutta una serie di eventi collaterali che si svilupperanno durante tutto l'anno. Non è un caso se le prime stime di gradimento, anche da parte dei cittadini dell'Eur, quartiere dove si svolgerà l'evento, hanno dato un gradimento pari al 70%. E, come se non bastasse, la stragrande maggioranza dei fondi per allestire il Gp e tutto quello che gli ruota attorno, arriveranno da investitori privati. Serve altro? E meno male che la «ladrona» era Roma...  

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