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Crociata anti-pedaggi sul Gra

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Nonostantel'ira dei pendolari e le proteste degli enti locali, l'Anas tira dritto sui pedaggi: Grande raccordo anulare e Roma-Fiumicino diventeranno a pagamento. Inutile che il sindaco Alemanno rispolveri la minaccia di sfondare con la propria auto i macchinari elettronici e proponga una mozione dei parlamentari del Pdl per bloccare i pedaggi. Il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, è inflessibile: «È un atto dovuto. Non so più come spiegarlo: stiamo soltanto dando attuazione a una norma di legge». In effetti la legge è dalla parte del gestore della rete stradale dal momento che l'introduzione delle tariffe è stata decisa a fine luglio dal Governo. Il Gra e la Roma-Fiumicino ogni giorno vengono percorse da migliaia di romani e pendolari dell'hinterland, quasi quotidianamente costretti a restare imbottigliati anche per più di un'ora solo per fare pochi chilometri. L'Adoc ha quantificato l'impatto sulle tasche dei cittadini: 600 euro all'anno. L'Anas ha deciso di pubblicare sulla Gazzetta ufficiale il bando di gara per l'installazione degli occhi elettronici. Non è ancora stato deciso come funzionerà il sistema di esazione: tramite telepass o con bolletta da inviare a casa dopo aver rilevato il numero di targa. Il nuovo balzello autostradale, però, non verrà applicato da subito. L'appalto durerà due anni. Il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, ha scritto una lettera al premier Berlusconi: «Le chiedo di intervenire con ogni mezzo e con massima tempestività per bloccare il macchinoso piano dell'Anas». La governatrice del Lazio, Renata Polverini, serra i ranghi: «È una misura iniqua. La Regione è pronta a battersi insieme alle altre istituzioni: basta chiedere sacrifici ai pendolari». Il senatore del Pd, Enrico Gasbarra, invece invita a spostare la battaglia al Senato: «Alemanno e Polverini intervengano sui senatori del centrodestra per fermare il decreto legge che contiene la norma che anticipa l'introduzione, al 30 aprile 2011, del sistema dei pedaggi Anas». Dar. Mar.

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