Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Torna Patrizia D'Addario "Volevano violentarmi"

Patrizia D'Addario a Sanremo

  • a
  • a
  • a

LECCE - Salento d'amare per le migliaia di turisti in vacanza in Puglia. Salento da incubo per Patrizia D'Addario, la ex escort più famosa d'Italia. L'aspirante show girl, divenuta famosa dopo una notte a Palazzo Grazioli, mercoledì notte si è presentata presso la Questura di Lecce in evidente stato confusionale e ha sporto denuncia per molestie sessuali. Questo l'epilogo di un Ferragosto iniziato con ben altri auspici, ospite in una villa a Racale, una località del gallipolino. Dal 14 agosto al 18 Patty sarebbe stata oggetto di palpeggiamenti, allusioni e tentativi ripetuti di approccio sessuale, poi quasi sequestrata in una villa il cui proprietario le avrebbe anche impedito di usare il telefono cellulare. L'imprenditore denunciato non ci sta: «È tutto falso - dice - quella è una pazza, ricatta me come ha fatto con Berlusconi». L'uomo - lo scopre l'emittente salentina Telerama - è una persona nota, un imprenditore che con fratelli e padre è titolare di aziende di video games: Salvatore De Lorenzis, 38 anni, presidente della squadra di calcio del Racale, che gioca nel campionato pugliese di eccellenza. Di recente è assurto a protagonista di siti e riviste di gossip. In passato però è già stato noto alle cronache perché indagato e condannato (in primo e secondo grado, ma non ancora con sentenza definitiva) per collegamenti con un clan della Sacra corona unita. De Lorenzis nell'intervista mandata in onda da Telerama non risparmia giudizi pesanti nei confronti di Patrizia D'Addario («È una pazza, una drogata, una prostituta, una escort»), dice di averla conosciuta in discoteca, smentisce le violenze. Gli accordi presi con il suo committente erano ben diversi: avrebbe dovuto solo partecipare a feste in ville private o in locali pubblici come ospite d'eccezione. Il procedimento è seguito dal pm Stefania Mininni, specializzata in reati contro le donne. Si ipotizza il reato di molestie sessuali, per il quale gli inquirenti hanno predisposto indagini ad hoc al fine di trovare i necessari riscontri. Eppure l'estate della D'Addario sembrava essere iniziata sotto i migliori auspici: nel giugno scorso, infatti, aveva ricevuto, dopo 37 anni di attesa, il via libera della commissione urbanistica del Comune di Bari per costruire un residence su un suo terreno a Carbonara, una frazione del capoluogo pugliese. La Patrizia nazionale, per ottenere questo placet, aveva addirittura pensato di rivolgersi al Premier Silvio Berlusconi.

Dai blog