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Polverini: ora il governo faccia un passo avanti

Renata Polverini e il suo vice Ciocchetti

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Un incontro da affrontare «con spirito positivo, convinti di poter portare a casa un risultato». Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini è fiduciosa che l'appuntamento previsto per oggi con il premier Berlusconi e il ministro dell'Economia Tremonti porterà più di una schiarita nei rapporti col governo. Una cosa è certa: le regioni ribadiranno le loro posizioni, chiedendo anche all'esecutivo di fare un passo avanti per trovare «un punto di incontro che sia soddisfacente per entrambi». La Polverini ha parlato a margine del forum sulla sostenibilità organizzato da Unicredit insieme all'università Luiss. Rilassata, perché insieme agli altri presidenti regionali potrà parlare oggi con Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti. «Un risultato importante», ha sottolineato, perché rappresenta «un'evoluzione positiva» nei rapporti con Palazzo Chigi. La settimana non era iniziata nel migliore dei modi. La governatrice si era riunita a colloquio martedì con il ministro per i rapporti con le regioni Raffaele Fitto. Un confronto «positivo», ma insufficiente. Perché quello che lei e tutti i sindaci e i presidenti degli enti locali chiedevano era aprire un tavolo diretto con il presidente del consiglio e con via XX Settembre. Proprio martedì, in una nota congiunta, il governatore dell'Emilia Romagna Vasco Errani, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, e il presidente dell'Unione delle province d'Italia, Giuseppe Castiglione, avevano chiesto a gran voce, ancora una volta, un incontro. Alla fine l'appuntamento è stato fissato per questa mattina. «Da ieri abbiamo qualche respiro in più», è stato il primo commento della governatrice del Lazio. La posizione della regione infatti, ha ribadito la Polverini, «è molto difficile sul piano economico e finanziario». Il problema più scottante è quello del debito della sanità. Al riguardo, la giunta ha «già iniziato a lavorare per invertire la situazione», ha spiegato. «Abbiamo iniziato - ha detto - senza attendere la manovra perché pensiamo che ci sia spazio per destinare al meglio le risorse». Ma le misure di Tremonti restano un grosso peso sui bilanci degli enti locali. Per questo la Polverini non ha fatto mistero su ciò che si aspetta dal tavolo di oggi. «Nell'incontro di domani auspichiamo ci possa essere qualche correttivo alla manovra» ha affermato, più tardi nella giornata, uscendo dalla Conferenza dei governatori. Per la presidente la decisione del governo di incontrare i rappresentanti delle regioni è la presa d'atto che le Regioni con il piano di rientro dal deficit sanitario, come il Lazio, «andranno aiutate sui tempi e la modalità» del risanamento. «Sicuramente siamo ottimisti e fiduciosi, consapevoli che la manovra serva al Paese», ha comunque voluto precisare la governatrice. Un modo per stemperare gli animi. Ci aveva già pensato, ha rivelato la Polverini, Tremonti. I «cialtroni» che buttano i fondi europei, le avrebbe confidato, non sono gli attuali presidenti, ma le vecchie giunte di centrosinistra di Lazio, Campania e Calabria.  

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