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Come compilare l'Unico e non rompersi la testa

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Percompilare in modo corretto la tradizionale dichiarazione su carta, da consegnare entro il 30 giugno (quella on line si può spedire fino al 30 settembre) è utile seguire alcuni suggerimenti e mettere in guardia i contribuenti da alcuni errori abituali. Quelli ad esempio che si commettono quando si riempie l'F24. Per farlo in modo corretto, ci si può aiutare sapendo che si possono trovare i codici tributo sul sito dell'Agenzia delle entrate. In alternativa si possono usare i modelli messi a disposizione nelle banche o negli uffici postali, o, ancora più semplicemente, utilizzare il software «F24 on line» dell'Agenzia. Nella catena degli errori tipici, c'è poi la non corretta indicazione del codice fiscale. Per le persone fisiche il codice viene determinato sulla base dei dati anagrafici, mentre per le persone giuridiche corrisponde in genere con il numero di partita Iva. Attenzione a quando lo si trascrive nel campo specifico. E attenzione anche a non commettere errori quando si indicano i dati dei familiari a carico: anche se sembra strano, spesso qui i contribuenti si sbagliano. Le spese sanitarie che ci si è dimenticati di indicare non vanno perse se si ricorre allo strumento della dichiarazione integrativa, con la quale si possono aggiungere i dati mancanti. La casa è il passo successivo. Nell'Unico si deve inserire il codice catastale del Comune in cui gli immobili sono situati: per aiutare i contribuenti c'è un elenco alfabetico completo nelle istruzioni finali. Se si cambia residenza all'interno dello stesso comune, bisogna riempire solo il rigo «Domicilio fiscale al 01/01/2009»; se si cambia anche comune, bisogna compilarli tutti e tre, tenendo conto dei tempi del trasferimento. Per le ristrutturazioni edilizie si devono indicare, nell'ordine, l'anno, l'importo e il numero della rata.

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