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La manovra potrà anche essere modificata in aula, magari ascoltando l'opposizione.

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SilvioBerlusconi torna a difendere la finanziaria del governo in un messaggio inviato ai «Promotori della Libertà» che ieri a Milano erano impegnati in una manifestazione con i gazebo. «Noi siamo pronti a confrontarci in Parlamento con l'opposizione – ha spiegato – e se verranno proposte migliorative le considereremo, anche se per ora sono arrivati solo insulti. Peccato perché le opposizioni socialdemocratiche di tutta Europa sono orientate in modo del tutto diverso, e cioè alla solidarietà al governo». Critiche anche al «pessimismo» dell'opposizione sui conti pubblici: «La nostra economia, dobbiamo dirlo alto e chiaro, va meglio di come sostiene la sinistra». «Nel primo trimestre di quest'anno – ha sottolineato il presidente del Consiglio – il Pil italiano è stato quello che in Europa ha avuto il maggiore tasso di crescita, un più 0,5% contro lo 0,1, della Francia, lo 0,2 della Germania e lo 0,3 della Gran Bretagna». Dati che, ha aggiunto, rappresentano un «segno indiscutibile che ci stiamo movendo bene e con energia su tutti i conti». Poi il premier è tornato sulle facilitazioni per le imprese previste nella manovra. «Una cosa importante ed innovativa che stiamo studiando con il ministro Tremonti è una misura rivoluzionaria: un grande piano di liberalizzazioni che, a cominciare dal rafforzamento della libertà d'impresa prevista dalla Costituzione, possa prevedere per un arco di tempo da decidere la totale autocertificazione per le piccole e medie imprese e per l'artigianato: si apre un'impresa senza chiedere autorizzazioni, ex post arrivano i controlli e se tu avrai osservato le leggi non avrai nulla da temere». «Sono convinto – ha proseguito – che gran parte dei cittadini capiranno l'importanza e il significato di questa svolta, che non produrrà un aumento delle tasse ma favorirà la ripresa con alcune misure come la fiscalità di vantaggio nel mezzogiorno, l'azzeramento della burocrazia in alcune aree, vantaggi fiscali e finanziari per alcune reti di imprese riconosciute».

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