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Polonia in lacrime davanti alla bara

Varsavia, candele davanti il palazzo presidenziale polacco

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Una nazione piange il suo presidente. E non c'è retorica perché parlano le lacrime di milioni di polacchi sgomenti per la morte di Lech Kaczynski, perito sabato in Russia mentre era in volo insieme con l'élite politica e militare polacca per Katyn: lì avrebbe commemorato l'eccidio sovietico nell'aprile 1940 di 22.000 ufficiali polacchi. La commissione che indaga sull'incidente è partita da Varsavia per la Russia e collaborerà con quella presieduta dal premier Vladimir Putin. Con ogni probabilità la causa della sciagura è da attribuire a errore umano: tuttavia, a darne conferma sarà l'esame delle scatole nere.   Per i russi appare scontato che non vi sia stato alcun guasto tecnico e che piuttosto il pilota dell'aereo polacco sia atterrato in condizioni meteorologiche avverse, non obbedendo agli ordini della torre di controllo di Smolensk. Appena 24 ore dopo la sciagura, la salma di Kaczynski - che avrebbe compiuto 61 anni a giugno - è stata rimpatriata a Varsavia ieri nel primo pomeriggio a bordo di un aereo dell'Aeronautica militare polacca. Al contrario, la salma della moglie Maria, non è stata rimpatriata poiché deve ancora essere identificata. Solo nei prossimi giorni torneranno a Varsavia i resti dei corpi dilaniati delle altre 95 vittime. All'aeroporto militare di Okecie, ad accogliere la salma di Kaczynski c'erano i familiari e i vertici dello Stato. Al termine di una breve cerimonia militare e religiosa, la bara, avvolta nella bandiera polacca bianca e rossa, ha ricevuto l'omaggio dei presenti: parenti e personalità hanno baciato il feretro, inginocchiati in preghiera. I primi sono stati la figlia Marta e il fratello gemello Jaroslaw, poi via via ministri, funzionari, alti esponenti dello Stato, incluso il presidente del Parlamento Bronislaw Komorowski, il premier Donald Tusk e Jerzy Buzek, presidente del Parlamento europeo. Il feretro è stato, poi, portato al Palazzo Presidenziale nel centro storico di Varsavia, dove una folla immensa di polacchi era in attesa per dare l'ultimo saluto al capo di Stato. Migliaia di persone hanno salutato commosse il convoglio funebre lungo il percorso dall'aeroporto al centro. Lancio di fiori, candele e lumini accesi, bandiere, crocefissi, il suono di campane e sirene, il risuonare dell'inno nazionale e canti religiosi hanno accompagnato il passaggio della salma. Non si conosce ancora la data dei funerali di Stato. L'agenda politica è scombussolata, ma non azzerata: le elezioni presidenziali previste per ottobre, alle quali Kaczynski avrebbe partecipato chiedendo la fiducia per un secondo mandato, saranno anticipate. Komorowski, che assume le funzioni del presidente, ha assicurato che sarà rispettata la Costituzione. «Abbiamo lavorato insieme, per dare vita alla democrazia polacca», ha dichiarato l'ex presidente e leader di Solidarnosc, Lech Walesa, di cui Kaczynski era stato stretto collaboratore prima di diventarne avversario, politicamente parlando.  

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