Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Grillo risponde a Il Tempo: non ho ruolo tra i grillini

Beppe Grillo in piazza Duomo a Milano

  • a
  • a
  • a

Riceviamo e pubblichiamo: Pregiatissimo direttore, le indirizzo la presente ai sensi dell'art. 8 della legge 8.2.1948 n. 47 su mandato del signor Giuseppe - detto Beppe - Grillo in relazione all'articolo dal titolo "Grillo piglia i soldi" apparso il primo aprile sul sito "Il Tempo.it". L'articolo citato evidenzia il tentativo del cronista di gettare discredito sull'immagine pubblica del mio cliente, laddove gli si attribuisce intenzioni ed azioni che, non solo non trovano conferma alcuna nella realtà ma, al contrario, sono apertamente smentite dalle dichiarazioni rese, prima ancora che dal signor Grillo, da tutti i candidati alla presidenza delle Regioni presentatisi sotto il simbolo MoVimento 5 Stelle. Se solo l'autore dell'articolo, come un minimo di professionalità avrebbe imposto, si fosse preso cura di verificare preventivamente il contenuto delle sue affermazioni resistendo alla tentazione di accodarsi a quanti, attraverso il nome del mio assistito, cercano quotidianamente di far parlare di sé, avrebbe potuto verificare che: fino dal 26 marzo 2010 - prima delle recenti consultazioni elettorali regionali - sono state pubblicate sul blog di Beppe Grillo, le dichiarazioni autografe dei cinque candidati del MoVimento 5 Stelle attraverso le quali essi esprimono con estrema chiarezza la volontà di non riscuotere ed, anzi, di "lasciare allo Stato" i cosidetti rimborsi elettorali; il personale pensiero di Beppe Grillo è altrettanto chiaramente esposto nel messaggio postato al medesimo indirizzo lo stesso giorno; quest'ultimo, in ogni caso, non avendo preso parte alle recenti elezioni e non rivestendo alcun ruolo istituzionale all'interno del MoVimento 5 Stelle - men che meno rappresentativo dello stesso, dal momento che il MoVimento, come potrà ricavare dalla lettura delle regole che lo governano, pubblicate fin dalla sua prima apparizione, non rappresenta un soggetto giuridico distinto cui possono essere riconosciuti rimborsi di sorta - non avrebbe alcun titolo a ricevere i predetti contributi o, per usare le parole del suo cronista, a "pigliarsi i soldi". In ragione di quanto sopra e, riservata comunque ogni azione risarcitoria per la lesione dei diritti e dell'immagine del mio assistito che la pubblicazione dell'articolo ha comportato, la invito alla immediata rettifica della notizia pubblicata con l'articolo sopra richiamato, dandone rilievo e disponendone la pubblicazione nei termini e con le modalità previsti dalla norma in oggetto. avv. Michelangelo Montefusco Gentile avvocato, sicuramente se avesse letto quanto abbiamo scritto, come un minimo di professionalità avrebbe imposto, avrebbe potuto riscontrare che abbiamo riportato le dichiarazioni degli esponenti del MoVimento 5 Stelle. Che tra l'altro essi stessi si definiscono grillini, ma evidentemente in quanto amanti dei famosi insetti. La legge sui rimborsi elettorali (la n. 176 del 29 luglio 2002, come anche la precedente la legge 3 giugno 1999, n. 157) prevede l'erogazione di tali fondi. E non l'assegnazione. Non bisogna spiegare a lei, che è uomo di legge, la differenza tra le due parole. Ma al lettore potrebbe sfuggire. Significa in pratica che la "rinuncia" non è un'ipotesi prevista. E infatti nella storia della Repubblica mai nessuno lo ha fatto o potuto fare. Dunque il MoVimento (che nel suo simbolo riporta anche l'indirizzo internet Beppegrillo.it) dovrà ritirare quelle somme se, come siamo certi voglia fare, intende rispettare una legge della Repubblica. Poi di quelle somme farà l'uso che ritiene giusto, corretto, morale: in qualunque caso ne daremo conto.  

Dai blog