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Alessandra Tibaldi: "Sì alla nozze tra gay"

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Alessandra Tibaldi

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Alessandra Tibaldi è la «mamma» del reddito garantito, l'assegno che riceveranno i disoccupati e i precari del Lazio. Assessore regionale a Lavoro e Politiche giovanili, si candida alle elezioni di domenica e lunedì con Sinistra Ecologia e Libertà. Nel 2005 è stata eletta in Consiglio regionale con Rifondazione Comunista, poi ha deciso di fare parte del progetto politico che mira a costruire una Sinistra unita e di governo. Assessore Tibaldi, come è andata la campagna elettorale? «Purtroppo la mancata presentazione della lista del Pdl ha concentrato queste settimane su temi distanti dai bisogni delle persone: il lavoro, le risposte alla crisi economica, le imprese, la trasparenza dell'amministrazione. Non abbiamo avuto la possibilità di raccontarci». Lo faccia adesso. Com'è il bilancio di questi cinque anni? «Abbiamo attraversato una stagione difficile. L'impegno principale è stato risanare il debito della sanità e tagliare gli sprechi. Eppure, a fronte del nostro sforzo, il governo ancora non ha sbloccato 2 miliardi e 700 milioni di euro che dovrebbe trasferire al Lazio. In questo modo fa un uso strumentale e politico delle risorse pubbliche. Da parte nostra abbiamo puntato alla tutela del reddito e a nuove opportunità per le imprese, a partire dalle energie rinnovabili. Ma anche sulle politiche sociali e sul diritto allo studio. Abbiamo ripristinato i fondi che il governo ha sistematicamente tagliato».  Crede che la vicenda Marrazzo peserà sulle elezioni? «Parlando con i cittadini nella campagna elettorale ho notato l'apprezzamento degli sforzi compiuti dalla nostra amministrazione. Vengo da una cultura che privilegia i contenuti agli insulti. Dopo lo scandalo sono passati 4 giorni e Marrazzo si è dimesso. Voglio ricordare che in questa vicenda l'ex governatore è parte lesa. Trovo ignobile questa aggressione continua da parte del centrodestra. Se sono ridotti così, significa che non hanno argomenti». È a favore delle unioni di fatto tra persone dello stesso sesso? «Credo che serva una regolamentazione, come negli altri Paesi europei». Darebbe il via libera ai matrimoni tra gay? «Assolutamente sì. Sono per dare a tutti gli stessi diritti». Ma con i cattolici andrete d'accordo? «Il governo è un luogo in cui si deve trovare la sintesi. Il mio partito è di sinistra ma è pronto a raggiungere compromessi, i più alti possibili. Ma vede, io sono convinta che alla Bonino si debba riconoscere di aver speso la vita per tutti noi, per i nostri diritti». Dunque nel Lazio vincerà la Bonino? «Ne sono convinta. In questi ultimi giorni insisteremo sul nostro programma: no al nucleare, sì alle politiche sociali. Spingeremo tutti ad andare a votare».

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