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La presunta associazione per delinquere che ha messo in atto la maxi operazione di riciclaggio scoperta dai carabinieri del Ros e dalla Gdf ha «realizzato un salto di qualità» riuscendo a far eleggere il senatore Nicola Di Girolamo.

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Inquesto contesto, Di Girolamo – scrive il gip – «oltre ad essere uno dei promotori dell'associazione per delinquere, diveniva così un suo diretto esponente all'interno del Parlamento». «L'estrema pericolosità del sodalizio criminale – scrive ancora il giudice per le indagini preliminari – risulta evidente se si considera che esso disponeva di associati che svolgevano funzioni pubbliche, sia all'interno dell'amministrazione civile dello Stato che della polizia giudiziaria, e che ha realizzato un salto di qualità giungendo perfino a determinare l'elezione in Parlamento di uno dei promotori dell'associazione». Tutto ciò, «con l'ausilio degli appartenenti alla nota e pericolosissima associazione di tipo mafioso denominata clan Arena, facente capo all'omonima famiglia della 'ndrangheta con origine a Isola di Capo Rizzuto». «L'attività investigativa svolta – scrive ancora il gip – ha evidenziato che Di Girolamo, unitamente al Morkbel e al Colosimo, si è recato in Calabria presso Franco Pugliese, legato alla cosca 'ndranghentista degli Arena allo scopo di ottenerne un appoggio politico, in particolare presso gli emigrati calabresi in Germania, alla sua elezione a senatore della Repubblica nella circoscrizione estero - Europa del Pdl, candidatura assolutamente strumentale agli interessi del sodalizio». E ancora: «In questa fase, pur di raggiungere l'obiettivo, non esiterà a stringere rapporti con personaggi calabresi di dubbia (...) che si faranno carico del procacciamento di voti in Germania /nell'area di Stoccarda).

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