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Renata inciampa sulle coppie di fatto

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L'exsindacalista, che il prossimo 10 febbraio avrà il premier al suo fianco in una iniziativa elettorale nella Capitale, ha preso le distanze dalla posizione espressa dal presidente del consiglio parlando a Gr Parlamento: «Rifiuto il binomio tra immigrazione e delinquenza. Dobbiamo accogliere e integrare tutti coloro che vengono nel nostro Paese. D'altra parte noi siamo stati un Paese di emigranti e allo stesso modo dobbiamo permettere a chi viene di usufruire di percorsi di integrazione e in questo anche la formazione ha un ruolo formidabile». Quanto alle unioni civili, la Polverini ha detto la sua rispondendo a un cittadino che sul blog del suo sito internet le chiedeva cosa pensasse sul tema: «Sono favorevole - ha detto - a normare le unioni di fatto, a patto di non produrre un matrimonio di serie B. Allo stesso tempo sono convinta che diritti e doveri reciproci debbano essere riconosciuti alle coppie che vivono fuori del matrimonio». La presa di posizione della Polverini ha scatenato una ridda di polemiche. Per il sindaco di Roma Gianni Alemanno «le coppie di fatto è una materia che non attiene né al programma regionale né a quello comunale, ma si tratta di una volontà di carattere statale, quindi penso sia inutile discuterne nel programma regionale ma è un tema che va affidato al Parlamento». Alemanno si è detto «contrario a queste ipotesi, ritengo bisogna distinguere tra responsabilità familiari e libertà delle coppie». Anche la Polverini, in serata, è tornata sull'argomento: «Mi sembra di assoluto buonsenso ribadire ciò che già prevede il nostro codice civile per quanto riguarda la tutela dei figli», ha detto aggiungendo che «la Regione non ha competenze in materia». Dal centrosinistra piovono critiche. Stefano Pedica, senatore dell'Idv si domanda: «Ma la Polverini si è resa conto che è la candidata del Pdl? Le sue parole sono destinate a restare bugie al vento perché il partito che l'ha candidata è lo stesso che nega ogni diritto alle unioni di fatto, che nella persona di Berlusconi dice meno immigrati meno crimini». L'assessore regionale alla Cultura e consigliere regionale di Sinistra ecologia e Libertà, Giulia Rodano, ricorda alla Polverini che »il suo principale alleato è Storace, che in uno dei primi atti da presidente della Regione soppresse proprio una normativa regionale che riconosceva le famiglie di fatto». Plaude, invece, la presidente Dì Gay Project, Imma Battaglia per la quale la Polverini «dimostra di avere una sana apertura sul tema delle coppie di fatto». «La caratteristica della Polverini - taglia corto Marco Pannella - è che lei, per gli italiani e le italiane, è un prodotto della sinistra di regime donato alla destra».

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