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Il premier vede Draghi e lavora sulle Riforme

Il governatore Mario Draghi

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Mentre nel retrobottega del Pdl i coordinatori continuano a lavorare sulle candidature, tra mormorii e malesseri generali, il premier punta sulle grandi questioni. In primis le riforme (oggi farà un pranzo con i vertici del partito proprio su questo tema). E poi lo scenario internazionale (a cominciare dall'emergeza di Haiti), e ancora l'economia italiana (incontrando, appena arrivato a Roma, Mario Draghi). Dunque non solo Regionali nell'agenda del premier, anche se nella scacchiera dei candidati mancano ancora parecchie pedine. L'incontro con il governatore della Banca d'Italia ufficialmente è stato tutto incentrato sull'«analisi della situazione economica interna ed alle prospettive internazionali». Ma stando ad alcune indiscrezioni, durante il faccia a faccia tra i due si è parlato anche della probabile candidatura di Draghi alla Bce. E oggi in una colazione a Palazzo Grazioli insieme a capigruppo e coordinatori pidiellini il Cavaliere affronterà invece il tema delle riforme costituzionali. Con l'intenzione, pare, di presentare (forse anche prima delle Regionali) alcuni disegni di legge costituzionali (e non una sola maxi-riforma) per rivedere la seconda parte della Carta. Ovvio che durante la colazione di oggi sarà affrontata anche la questione Regionali per chiudere definitivamente il quadro e sgomberare il campo da ogni sorta di dubbio. Come ad esempio per la Puglia, dove sul candidato scelto, Rocco Palese, sta montando parecchia agitazione. L'ufficializzazione dovrebbe avvenire sabato, con tanto di convention e illustri ospiti. Ma la questione è tutt'altro che chiusa, con il partito spaccato su più fronti. Da una parte ci sono gli scontenti rispetto ad una scelta, quella di mettere in campo Palese (uomo molto vicino a Raffaele Fitto), non adatta alla sfida pugliese (praticamente una sconfitta in partenza). Dall'altra ci sono quelli che pensano, a questo punto, che invece convenga puntare su Palese e tentare la volata finale. Nel frattempo cresce il malumore di Berlusconi rispetto al pasticcio pugliese: il premier avrebbe tranquillamente benedetto la soluzione Poli Bortone per la presidenza della Regione Puglia, ma la maggior parte del Popolo della libertà in Puglia aveva bocciato sonoramente il leader del movimento "Io Sud". Per questo si è arrivati allo scontro fra Palese e Poli Bortone, quest'ultima sostenuta dall'Udc. Ora però, di fronte a quella che anche Berlusconi considera una probabile sconfitta, i dirigenti del Pdl sono al lavoro per provare a trovare una soluzione che eviti la vittoria del centrosinistra. Quale? Berlusconi, insoddisfatto della gestione della vicenda, gradirebbe che i dirigenti nazionali trovassero una soluzione all'intricata faccenda. Un'ipotesi di lavoro potrebbe essere quella di un duplice passo indietro, un disarmo bilaterale, una rinuncia contemporanea di Palese e Poli Bortone. Difficile, anche perché sia Casini che Berlusconi non sembrano intenzionati a fare il primo passo. E poi, si ragiona in queste ore nella maggioranza, un disarmo bilaterale a vantaggio di chi? Alcuni parlano di Stefano Dambruoso. E allora si ritorna alla disperata ricerca di un nome nuovo, un "mister X" capace di sbrogliare la partita. Nel frattempo Nichi Vendola è già in campagna elettorale.

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