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Finora soldi solo dal Kazakistan E dalla Casa Bianca silenzio

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Ei grandi della Terra, riuniti a L'Aquila per il G8, promisero, ciascuno, di adottare una chiesa, un convento, un palazzo antico e sventrato. Ma finora solo 13 hanno avuto un sostegno economico che assicura una parte del restauro. E soltanto cinque i gioielli che saranno recuperati grazie alla generosità dei governi stranieri. La più generosa si è rivelata la Russia di Putin: riparerà per intero il barocco Palazzo Ardinghelli (3,4 milioni di euro) e il complesso monumentale di San Gregorio Magno (3,8 milioni). La Francia ha stanziato 3,2 milioni di euro per Santa Maria del Suffragio o delle Anime Sante. Ma alla chiesa, che emozionò Carlà Sarkozy, e al suo complesso monumentale servono 6,5 milioni per tornare com'era. La Germania ha adottato San Pietro Apostolo ad Onna. Anche qui, però, dalle intenzioni non si è passati ai fatti. Euro sonanti sono arrivati solo dal governo del Kazakistan, il paese ex Urss che confina con Russia e Cina e che - gonfio di petrolio, metano e carbone com'è - possiede la maggior ricchezza pro capite al mondo. Ha deciso di donare i soldi per la ricostruzione della chiesa di San Biagio d'Amiternum, all'Aquila, facciata settecentesca sulla piazza frequentata da tanti giovani. Ma dall'amministrazione stelle e strisce niente, nonostante le promesse di Obama e Michelle al G8. Privati statunitensi hanno invece agito. La World Monument Fund ha ha donato 1,5 milioni per San Clemente a Castiglione, a Casauria, in provincia di Pescara. Dalla National Italian-american Foundation e dall'Italian American Museum della Grande Mela sono arrivati 110 mila euro. Serviranno al restauro della statua della Madonna di Pietranico. Li. Lom.

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