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Tartaglia: "Non lo sopportavo più". Poi si scusa: "Gesto vigliacco"

Massimo Tartaglia subito dopo l'aggressione contro il premier Berlusconi in piazza Duomo

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Ai magistrati che lo hanno sentito subito dopo l'aggressione avrebbe detto: «Quando l'ho visto dietro le transenne mi è venuto il sangue al cervello. Non lo sopportavo più. Ma non sono un killer». Poi ieri sera la lettera di scuse al premier per un atto che lui stesso definisce «superficiale, vigliacco e inconsulto». Ma chi è Massimo Tartaglia? È un uomo di 42 anni e non ha fatto il militare: la sua malattia psichica è stata evidente fin da giovane anche se, a parte la tendenza a restare isolato e a scatti d'ira, più frequenti negli ultimi tempi, non si sarebbe mai manifestata in modo eclatante. Chi lo conosce lo descrive proprio così: «solo», fin dai tempi della scuola. E anche oggi le sue relazioni sociali sarebbero minime. Massimo Tartaglia vive con i suoi genitori e un fratello a Cesano Boscone. Trascorre le giornate tra il lavoro nell'azienda di famiglia (di cui è socio) e quelle che, secondo molti, sono le sue due passioni: gli animali e l'elettronica. Diplomatosi in un istituto elettronico, Tartaglia ha lasciato il Politecnico dopo un anno di ingegneria, quando ha cominciato a lavorare nell'azienda del padre che produce visualizzatori di allarmi ed altri congegni.   «Massimo è un tipo taciturno, nella ditta si occupava dell'amministrazione e della contabilità», racconta Alberto Fortini, uno dei soci. «Ogni tanto alzava la voce, ma non è mai stato un violento». Frequenti gli sbalzi d'umore, anche in seguito all'assunzione di psicofarmaci. Il padre ha detto che era in cura da quando aveva 18 anni. Quando ne aveva 25 si parlò di lui per aver inventato la «music picture» quadri che si muovono se stimolati dalla musica. Di politica si interessava, ma - stando ai racconti del padre - non più di tanto: i toni non erano mai esagerati, anche se - come ha detto egli stesso ai magistrati - è netta la sua avversione all'attuale governo e a Berlusconi in particolare. In passato è stato ricoverato in day hospital cinque o sei volte nel reparto di psichiatria del Policlinico di Milano dove è stato in cura fino al 2003. Intanto il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro, ha chiesto al gip la custodia cautelare in carcere. Questa mattina alle 10,30 nel carcere di San Vittore si terrà l'interrogatorio di garanzia.

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