«Il piano c'è ma sono necessarie pene alternative»
Adaffermarlo è Franco Ionta, capo del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Secondo Ionta «c'è in in Italia la possibilità di affrontare e vincere una sfida quale quella di dimensionare l'intervento carcerario per migliorare le condizioni di sicurezza e le condizioni per il trattamento di risocializzazione». Ionta fa esplicito riferimento alla costruzione di nuove carceri, ma secondo lui non possono essere l'unica risposta. «Da molti anni vado pensando che una riflessione sulle pene e sulle sanzioni connesse ai delitti dovrebbe portare il legislatore a stabilire se il carcere sia l'unica risposta possibile rispetto al crimine».
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