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"Bianchini agiva in preda a raptus"

Luca Bianchini, il presunto stupratore all'epoca dell'arresto

Altre due donne lo accusano

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«Il Dna prelevato a Luca Bianchini è di tipo nucleare e quindi il suo grado di compatibilità con quello dei tre casi di stupro di cui è accusato è massimo». È la Polizia a sottolineare come gli esami scientifici siano completamente attendibili mentre dal carcere il presunto stupratore continua a urlare la sua innocenza. «Bianchini non ha opposto alcuna resistenza per il prelievo, effettuato dalle gengive, si è anzi offerto volontariamente - ha detto il capo della Squadra Mobile di Roma Vittorio Rizzi - sono stati trovati nella sua abitazione dvd porno dai titoli eloquenti: "Stupri gallery" e "Realmente stuprata"».  Non solo. Nell'appartamento dove viveva da qualche anno il ragioniere chiuso nel carcere di Regina Coeli con le accuse di aver violentato tre donne sono state sequestrate anche bamboline voodu, una pistola giocattolo, guide esoteriche e «pozioni magiche» conservate in bottigliette di vetro. Tutto materiale rinvenuto nel doppio fondo di un cassetto di un mobile nell'appartamento di Luca Bianchini: secondo gli inquirenti il materiale esoterico era stato dato a Bianchini da un mago. Tra le ricette rinvenute anche il rito di halloween e uno intitolato «Lo scudo per ottenere l'amore». Trovati anche alcuni libri tra cui uno di Franco Pola intitolato «Ladri di piacere». Gli investigatori hanno anche recuperato fascette di plastica nere, di quelle per sigillare i pacchi, che sono le stesse utilizzate per legare le sue vittime degli sturpi. Durante la perquisizione è stato trovato un braccialetto forse appartenuto a una delle sue vittime e una pistola che rilascia scariche elettriche. «Non esiste nessuna pista investigativa su un eventuale complice per gli stupri avvenuti alla Bufalotta e in zona Tor Carbone», hanno dichiarato ieri gli investigatori. Solo nel caso della violenza alla Bufalotta, avvenuta a giugno, una testimone ha parlato di una persona sospetta nella zona. Si tratterebbe di un uomo che mangiava un gelato passeggiando, anche se nelle vicinanze non ci sono gelaterie. Gli agenti della Squadra Mobile di Roma sono concentrati sui tre casi in cui il Dna di Luca Bianchini coincide e allo stesso tempo stanno completando un censimento di aggressioni che hanno caratteristiche analoghe: una quindicina in tutto tra stupri consumati e tentati. In particolare sono sotto la lente episodi dal 2005 ad oggi. Al momento non ci sarebbero, poi, elementi sull'eventuale presenza di Bianchini in zone frequentate da scambisti. Secondo gli investigatori, il ritrovamento del cellulare di una delle vittime in un piazzale di Vigne Nuove in cui si incontrano gli scambisti, non rappresenta una prova ma «solo un elemento suggestivo». «Non è imputabile perché al momento dei fatti non era capace di intendere e di volere» dunque «mancano elementi di fatto che consentono ragionevolmente di ritenere probabile che Bianchini commetta nuovi fatti penalmente illeciti». Dunque: fu colto da un raptus e non è detto che reiteri un tentativo di stupro. Queste le motivazioni della sentenza che nel settembre del 1997 assolse Luca Bianchini dall'accusa di tentata violenza ai danni di una vicina di casa. Sulla vicenda è intervenuto anche il crimonologo Massimo Picozzi, autore del libro «Criminal profiling»: «Potrebbe rientrare nel profilo degli stupratori seriali "altruisti"». Secondo lo psichiatra l'arrestato avrebbe queste caratteristiche: rassicura le vittime, ha un'arma che utilizza per controllare la situazione e stupra per ottenere una rassicurazione sulla sua sessualità. Per Picozzi l'impulso seriale parte da una fantasia ben precisa che lo stupratore mette in atto come una sorta di rito. Ma è scettico sull'ipotesi della doppia personalità.

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