Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il Csm chiede il trasferimento dei pg

default_image

  • a
  • a
  • a

La decisione è stata assunta all'unanimità, ha spiegato il presidente della Commissione, Ugo Bergamo. L'intervento dell'organo di autogoverno della magistratura, ha rivendicato Bergamo, è stato «tempestivo»: «È un passo importante per restituire al Consiglio autorevolezza e, soprattutto, credibilità alla magistratura». Dalle audizioni - ha anche detto Bergamo «sono emersi tutti gli elementi che hanno fatto percepire in maniera inequivoca l'esistenza di una situazione di difficoltà nella gestione operativa della giustizia in queste realtà». Alla domanda dei giornalisti su quale fossero state le motivazioni principali che hanno portato il Csm alle audizioni e alla decisione di intraprendere la procedura per incompatibilità ambientale, il presidente Bergamo ha risposto: «Abbiamo registrato tensioni tra le due procure e nei rapporti complessivi tra gli ambienti di Salerno e Catanzaro che rendono necessario capire appunto se esiste un'incompatibilità ambientale e di conseguenza anche funzionale». Ma l'istruttoria del Csm va avanti. Martedì saranno ascoltati altri pubblici ministeri dei due uffici requirenti. Si tratta dei pm di Catanzaro Salvatore Curcio e Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo, titolari dell'inchiesta Why not e firmatari del controsequestro del fascicolo. Per la procura di Salerno saranno invece ascoltati i pm Gabriella Nuzzi, Dionigo Verasani, titolari del procedimento a carico dei magistrati di Catanzaro, e ancora Antonio Centore, Fabrizio Gambardella, Roberto Penna e Vincenzo Senatore. Tutti questi magistrati hanno partecipato al sequestro e alle perquisizioni che si sono svolte alla procura di Catanzaro e nelle abitazioni dei pubblici ministeri di quell'ufficio. «La conclusione è prevista - ha spiegato il presidente della Prima Commissione Ugo Bergamo - subito dopo Natale». Le audizioni sono terminate nel tardo pomeriggio. In mattinata erano stati ascoltati i procuratori generali di Salerno Lucio Di Pietro e di Catanzaro Enzo Iannelli. Quest'ultimo ha denunciato che le perquisizioni ordinate dalla procura di Salerno nelle abitazioni dei pm di Catanzaro hanno avuto modalità sconcertanti e che alcuni di loro sarebbero stati addirittura denudati. Un trattamento - ha spiegato - riservato al pm Salvatore Curcio. Durante la perquisizione in casa sua - cominciata alle 6 del mattino - sarebbero stati controllati anche gli zainetti dei figli. Il vicepresidente del Csm Nicola Mancino ha detto che dalle audizioni sono emersi «fatti sconcertanti». «Apprezzo la tempestività del Csm, spero che con altrettanta tempestività mi inviino le documentazione per i profili di mia competenza» ha commentato a caldo il ministro della Giustizia. Il Guardasigilli, titolare dell'azione disciplinare assieme al pg della Cassazione, chiede dunque al Csm di avere le trascrizioni delle audizioni per decidere su eventuali atti di incolpazione.

Dai blog