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In galera chi sporca le strade

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Acqua. Da sei mesi a tre anni per chi «abbandona o deposita ovvero immette nelle acque superficiali o sotterranee rifiuti pericolosi o ingombranti ovvero speciali». Se invece i rifiuti non sono pericolosi la sanzione è amministrativa: da 100 a 600 euro. Auto demolite. I centri di raccolta, il concessionario o il titolare della succursale della casa costruttrice che non rispettano le norme rischieranno una multa da 260 a 1550 euro. Monnezza abbandonata. Arresto fino a un anno a chi abbandona rifiuti in strada. In particolare chi non rispetta la norma secondo cui bisogna procedere «alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario e con i titolari di diritti reali o personali di godimento sull'area, ai quali tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpa, in base agli accertamenti effettuati, in contraddittorio con i soggetti interessati, dai soggetti preposti al controllo». È il sindaco a dover disporre i termini entro cui provvedere. Arresto in flagranza. Nel codice di procedura penale è inserito il «delitto di abbandono di rifiuti». E dunque gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria hanno la facoltà di arrestare chiunque è colto in flagranza del nuovo reato. Che sino ad ora era previsto per le fattispecie di peculato, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale, commercio e somministrazione di medicina guasti e di sostanze alimentari nocive, corruzione di minorenni, lesione personale, furto, danneggiamento aggravato, truffa, appropriazione indebita, alterazione di armi e fabbricazione di esplosivi. Stop al mix. Non è consentita la miscelazione di rifiuti pericolosi. Anche in questo caso di rischia un anno. In carcere gli abusivi. Chi effettua raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione senza autorizzazioni rischia da 6 mesi a 3 anni e multa da 10 a 30mila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi; reclusione da uno a quattro anni e multa da 15 a 50mila euro se invece sono rifiuti pericolosi. Discariche fuorilegge. Più dure anche le pene per coloro che realizzano o gestiscono discariche non autorizzate: si va da uno a quattro anni di carcere e multa da 20 a 60mila euro, si sale fino a cinque anni se nell'invaso vengono gettati rifiuti pericolosi. Pene alle imprese. In arrivo anche per i titolari di enti o aziende che «abbandonano o depositano in modo incontrollato i rifiuti ovvero li immettono nelle acque superficiali o sotterranee». Premi alle lavatrici. Chi porta sino alle sedi dei soggetti pubblici rifiuti ingombranti (lavatrici, elettrodomestici) è esentato dagli oneri di trasporto e smaltimento. Arrivano i commissariamenti. I Comuni e le Province che non rispetteranno gli obblighi relativi alla raccolta e alla gestione dei rifiuti potranno essere commissariati, con conseguente «decadenza della giunta e lo scioglimento del consiglio» comunale. Spot. Partirà anche una campagna informativa e di comunicazione attraverso radio e televisioni per «sensibilizzare e responsabilizzare» i cittadini alla raccolta differenziata. Gli spot che verranno realizzati si soffermeranno sulle diverse tipologie dei rifiuti, sulle modalità di conferimento, sui servizi di smaltimento e di recupero e anche sulle nuove sanzioni introdotte con il provvedimento. Più pompieri. Via libera anche all'assunzione di un centinaio di vigili del fuoco per far fronte all'emergenza incendi in Campania. Soldi ai militari. Ok anche agli straordinari per i soldati nel periodo gennaio-giugno 2008.

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