Lazio, miglior paziente della «cura Brunetta»
E' il risultato del monitoraggio ordinato dal ministro per la Funzione Pubblica, «il miglior antidoto contro i fannulloni» come lo ha ribattezzato il sottosegretario Gianni Letta, per misurare l'effetto reale del primo mese di vita del decreto anti-assenze. Il monitoraggio riguarda i mesi di maggio, giugno e luglio 2007 e 2008, registrati su un campione significativo di amministrazioni centrali, periferiche, Regioni e enti locali. Più servizi per i cittadini. Per l'intera pubblica amministrazione il calo dell'assenteismo, «si traduce in un apprezzabile effetto sui servizi resi ai cittadini», dal momento che, il calo delle assenze significa un aumento del personale presente sui luoghi di lavoro di 25 mila unità. Settanta le amministrazioni che hanno partecipato alla rilevazione, fornendo i dati sulle presenze. Molti enti locali, comuni province e regioni ma anche enti previdenziali e di ricerca e ministeri. Assenti giustificati dal monitoraggio ospedali, scuola e università. Controtendenza. In termini di giornate complessive di assenza la riduzione rilevata a luglio è del 37,1%. Simile l'effetto in termini di giornate di assenze per dipendente, che a luglio si riducono del 36,4%. Dopo anni in cui le giornate di assenza per malattia dei dipendenti pubblici erano stabili su valori di poco superiori ai 20 giorni per dipendente, i dati di questi mesi evidenziano una netta tendenza alla contrazione. Rapportata all'intera annualità la media di assenze per malattia si porta su un valore medio di circa 10 giorni. Tra i ministeri monitorati, spetta al dicastero del Tesoro il maggior calo delle assenze. Lazio, il miglior paziente. La «cura Brunetta» ha prodotto i suoi miglior risultati proprio nel Lazio: a luglio, su base annua, la media dei giorni di assenza per ogni lavoratore è scesa dello 0,9%, dell'1% rispetto al mese di maggio, quando è iniziato il monitoraggio del dicastero della Funzione pubblica. Al secondo posto troviamo la Sardegna (-0,6%), seguita da Liguria (-0,5%), dalla Giunta regionale del Piemonte (-0,3%) e dal Veneto (-0,3%). Diminuzione anche in Campania (-0,2%) e nel Consiglio regionale del Piemonte (-0,1%). Stabili invece le assenze per malattia in Lombardia e Friuli Venezia Giulia. A Sardegna e Lombardia, rispettivamente con 1,2 e 1%, spetta il numero più alto della media assenze sul totale dei propri dipendenti. La battaglia di Brunetta contro i fannulloni. Erano passate solo poche ore dall'insediamento del governo Berlusconi che già il ministro pidiellino dichiarava guerra aperta ai fannulloni, e agli assenti facili nella pa. Il 25 giugno, poi, entra in vigore il decreto anti-assenze, con il tanto discusso articolo 71, quello cioè che regola il nuovo regime delle assenze per malattia. E quindi: taglio allo stipendio per ogni giorno di malattia, certificati obbligatori e non del medico curante «dopo il terzo evento di malattia nell'anno solare», obbligo della visita fiscale anche per un giorno solo di assenza e anche nei festivi. E per settembre Brunetta ha già preannunciato altre novità: l'avvio di un'attività di raccolta sistematica di dati mensili, per monitorare il fenomeno dell'assenteismo dei lavoratori pubblici.