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Il governo ha un altro sito internet È la nuova strategia di Berlusconi

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governo.it,dove da sempre viene descritto l'operato dell'esecutivo in modo formale al di là del presidente in carica. Così, il premier ha deciso di rivoluzionare la comunicazione digitale di Palazzo Chigi. Basta con gli spazzi web dedicati alla forma. Berlusconi vuole la sostanza. La sua sostanza. Vuole dire agli elettori come sta gestendo i problemi del Paese. Quali obiettivi si sono raggiunti, ma anche quali polemiche avanzate dall'opposizione sono infondate. Come spiega Antonio Palmieri, l'uomo che da sempre cura l'immagine in Rete del Cavaliere politico, questa operazione restituirà ai cittadini la possibilità di capire cosa realmente si fa dentro le mura di Palazzo Chigi, senza filtri giornalistici. «Questo nuovo sito riassume e spiega politicamente le decisioni del governo, per rispondere in modo preciso alle obiezioni poste da avversari e media», precisa Palmieri. Per accedere al nuovo sito internet bisogna digitare sul computer l'indirizzo www.governoberlusconi.it. Per ora il progetto, che verrà annunciato ufficialmente tra qualche giorno, è in versione «Beta». Quindi da limare, ma l'impostazione è già molto chiara. Sulla home page (pagina iniziare, ndr) campeggiano i quattro argomenti più importanti della settimana politica con tanto di foto. «Sostegno alle famiglie», «A scuola i bimbi rom!», «Smaltimento dei rifiuti» e «Piano casa» sono i temi che ora interessano più al premier. Ed eccoli spiegati nel dettaglio dal suo staff. All'interno del sito è quindi possibile studiare i «Provvedimenti caldi». Ma non solo. Sotto la voce «Risorse» il cittadino diventa protagonista. Può partecipare ai sondaggi-studio (in questo momento sul carovita), suggerendo al governo quali provvedimenti devono avere la precendenza su altri. Oppure può inviare via e-mail delle cartoline tematiche ai propri concittadini. Tra quelle già presenti nella versione «Beta» del sito: «I cittadini hanno diritto di veder governare chi hanno scelto per guidare il Paese»; «Pubblica amministrazione: merito sì, fannulloni no»; «Non voglio una democrazia in libertà vigilata, sotto lo scacco dei giudici politicizzati». Sempre nella sezione «Risorse» è possibile stampare i volantini che elencano gli impegni già mantenuti dal governo (si può anche rivedere la conferenza stampa in cui venivano annunciati gli obiettivi raggiunti nei primi due mesi). Un link, invece, è dedicato alla voce «Polemika» con la kappa, dove il governo Berlusconi chiarisce agli italiani le diatribe in corso con l'opposizione. Una per tutte quella con l'ex magistrato Antonio Di Pietro. Interessante è il capitolo che lo staff del premier ha definito «Obieziometro». Qui vengono chiariti tutti i provvedimenti dell'esecutivo che, parte del mondo dell'informazione e dell'opposizione, potrebbero aver strumentalizzato facendone perdere il vero significato. Ad esempio, sul sito viene precisata la funzione del Lodo Alfano; viene decantato lo scopo del censimento dei campi nomadi; specificato che per la Sanità non c'è nessun nuovo ticket; spiegata la legge sulle intercettazioni; motivati gli scopi della presenza dei militari nelle città; indicata la linea sull'immigrazione clandestina. Dalla pagina iniziale di governoberlusconi.it si può inoltre accedere ad alcuni articoli e interviste ai ministri, al sito ufficiale del governo italiano, a quello del Popolo della libertà e dei suoi supporter, oltre ad altre pagine web «segnalate». Del resto per il Cavaliere la comunicazione è da sempre al centro delle strategie. Dal look formale a quello sportivo, dai discorsi a braccio a quelli istituzionali, dall'immagine dei suoi deputati a quella dei suoi assistenti, nulla è lasciato al caso. Ora, anche la minima mossa di Palazzo Chigi avrà il volto «berlusconiano».

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