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Filippo Caleri [email protected] Contro il carovita, ...

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In parole semplici cosa deve fare la massaia? Quello che in parte sta riscoprendo ma che deve diventare una nuova filosofia d'acquisto. E cioè modificare lo stile di vita e consumare in base alle proprie capacità economiche La riduzione dei consumi c'è già. Cosa si può fare di più? Rimodulare gli acquisti. Ad esempio nell'alimentare bisogna integrare la dieta con un maggior consumo di uova sostituendo la carne rossa soggetta a forti incrementi di prezzo. Non è una sostituzione povera. Le proteine sono ugualmente nobili. L'obiezione dell'aumento del colesterolo è ormai superata dal fatto che l'alimentazione degli animali è cambiata e ha abbassato i rischi. Stop alla bistecca di manzo dunque? Anche nell'acquisto della carne bisogna operare una rimodulazione. Alla carne rossa va affiancata, ad esempio, quella di coniglio valida altrettanto dal punto di vista nutritivo. E fare attenzione al fatto che del pollo non c'è solo il petto che si acquista dal macellaio. Lo stesso vale per il pesce e le verdure. Cosa si deve fare? Consumiamo ancora poco pesce azzurro. Il nostro mare ne è ricco, costa poco, qualche euro chilo e ha le stesse caratteristiche di pesci più pregiati. E al mercato bisogna dire no a primizie e tardizie. Parliamo della distribuzione. Il petrolio incide anche qua. Crede nell'effetto calmieratore della vendita diretta degli agricoltori? I cosiddetti «Market farmer», i gruppi di acquisto e anche gli acquisti on-line sono forme innovative che possono accorciare la catena distributiva e, in teoria, abbassare i costi. Ma l'effetto finale è ancora da verificare.

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