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Si sono rivisti in piazza. Quelli degli anni di piombo, ...

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Un corteo composto da migliaia di persone che si sono messe in marcia seguendo sette bambini che in testa alla fila portavano le loro bandiere con scritto: «No alla discarica» Il balletto delle cifre parla di iniziali 1500-2000 mila persone secondo gli organizzatori, solo 6-700 persone secondo fonti della Questura. Le fila dei partecipanti si sono ingrossate nel corso della manifestazione fino ad arrivare, sempre secondo gli organizzatori, a quota 10 mila. Al corteo hanno preso parte non solo i cittadini ma anche i centri sociali di Napoli come «Insurgencia», «Officina 99», «Ska», i comitati antidiscarica di Chiaiano, Marano e Mugnano e i militanti dei movimenti «No dal Molin» del Veneto, i «No Tav» della Val di Susa e di altre regioni italiane come l'Emilia Romagna e il Lazio. Decine di persone hanbno impugnato bandiere rosse con la falce e martello e il volto di Che Guevara. Insieme a loro esponenti del militanti dei Carc, del Partito comunista marxista leninista, i Cobas, i Rdb-Cub. Alla manifestazione hanno preso parte anche il leader dei «No dal Molin», Luca Casarini e il padre comboniano Alex Zanotelli. Non ci sono stati incidenti. I black block e le frange più estreme sono state tenute a bada. Ma questo non ha impedito di tirar fuori una parte della rabbia e del livore che cova nei movimenti di base contro le istituzioni. Anche se queste sono rappresentate da un ex parlamentare del Pdci come Marco Rizzo. Che è stato cacciato dal corteo di Chiaiano da alcuni manifestanti. Al grido di «non vogliamo passerelle politiche» l'esponente dei comunisti italiani è stato costretto ad andare via. Forse non avevano ancora sentito le sue parole. «Questa lotta di popolo è un esempio» aveva spiegato l'esponente comunista che aveva motivato le truppe con parole pesanti contro il governo. «Se Berlusconi passa qui, poi passerà davanti alle fabbriche e a tutti gli altri luoghi di lotta, in pratica ovunque». Non sono bastati agli slanci ideali. La tensione con i gruppi più estremisti ha spinto Rizzo a dileguarsi. Una situazione preoccupante come rilevato da Arturo Iannacone deputato dell'Mpa: «La presenza alle manifestazioni di Chiaiano e Pianodardine dei no global, di frange estremiste dei Black Block guidati da Casarini e di un ex esponente di Potere operaio condannato per banda armata e terrorismo, quale Oreste Scalzone, non può non destare grande preoccupazione. C'è il rischio concreto che costoro abbiano lo scopo di fomentare i manifestanti portandoli allo scontro con le forze dell'ordine». Ha fatto sentire la sua voce anche Agostino Di Lorenzo, presidente del parco delle colline di Napoli, al cui interno dovrebbe sorgere la discarica: «La discarica occuperebbe una piccola parte del parco che però rischierebbe di morre comunque. Come faccio a dire alle mamme di portare qui i bambini a giocare con 700mila tonnellate di rifiuti accanto». Alla fine del lunghissimo corteo i manifestanti si sono radunati davanti al palco allestito in via Cupa dei Cani, la strada che conduce alle cave, dove si sono svolti dei comizi e li interventi di artisti tra cui Peppe Lanzetta, Ascanio Celestini, e il gruppo musicale napoletano «E Zezi».

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