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Nicola Imberti [email protected] George Orwell sosteneva ...

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Il candidato premier lo ha fatto durante un'intervista pubblicata nel numero di Panorama oggi in edicola. Prima ha ostentato il solito ottimismo: «Lo scatto di reni è già in corso, lo stiamo facendo da settimane e i risultati si vedono. Quando abbiamo iniziato stavamo 22 punti sotto la destra, ora manca poco». Poi si è lanciato in una personalissima previsione: le elezioni di giocheranno in «Lazio, Sardegna, Abruzzo e Marche». E la Campania? Niente, nemmeno l'onore di una citazione. Coincidenza vuole che le anticipazioni del colloquio tra Veltroni e il direttore del settimanale Maurizio Belpietro vengano diffuse proprio mentre a Napoli Bassolino dichiara tutt'altro. Anzi, ai cronisti che gli chiedono se pensi ancora che il voto in Campania possa essere decisivo risponde sicuro: «Assolutamente sì». Certo, ammette il governatore qualche ora più tardi, «è una battaglia difficile, che abbiamo fatto in salita, ma stiamo salendo». E comunque, aggiunge, «come è possibile vedere i rifiuti in tv anche quando non ci sono più, da tempo? E non solo non ci sono in città, ma anche in periferia. È possibile che dobbiamo vedere le immagini di una Napoli pulita sui giornali tedeschi perché lì non c'è la campagna elettorale e non, invece, sulle televisioni italiani magari perché alcune tv sono impegnate in campagna elettorale?» Insomma Bassolino ci crede ancora, ma è l'unico. «La Campania non è certo in pole position - ammette il responsabile comunicazione del Pd Ermete Realacci -. Certo, tutto è possibile, ma la situazione è difficile». Più duro un candidato del Pd in lista nella Regione che, però, chiede di rimanere anonimo: «La situazione è irrecuperabile. La gente è felice per alcune innovazioni che abbiamo introdotto, ma Bassolino è ancora lì. Anche lui, in fondo, è il Pd». Con la sconfitta nel cuore Veltroni arriva oggi in Campania. Caserta, Avellino, Salerno e Benevento (domani). Niente Napoli. Per quello bisognerà aspettare il 9 aprile. Chiusura in grande stile a piazza del Plebiscito. Sul palco, assieme al candidato premier, i capilista al Senato e alla Camera Marco Follini e Massimo D'Alema. Bassolino potrà accomodarsi in platea. Per vederlo lasciare la poltrona di governatore, però, bisognerà aspettare. Magari dopo il 13 e 14 aprile quando partirà la caccia al colpevole per un sconfitta annunciata.

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