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«Gli alleati

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non mi vogliono alla Giustizia»

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Lo scrive Antonio Di Pietro sul suo blog. «Il partito di Berlusconi - si legge sul diario online - non vuole che diventi ministro della Giustizia. Da parte del capo del Pdl è assolutamente comprensibile. Il mio obiettivo è infatti di cancellare subito le leggi ad personam e di far funzionare la macchina della Giustizia per ripristinare in questo Paese la certezza della pena e l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge». Ma, continua Di Pietro, «i veti che arrivano da esponenti del centrosinistra, un giorno sì e l'altro pure, non sono altrettanto comprensibili e neppure accettabili. Che cosa deve fare Antonio Di Pietro per avere la possibilità di diventare ministro della Giustizia? Quali qualità deve avere? Gli ultimi due ministri sono stati Castelli e Mastella. Hanno ridotto la Giustizia in macerie, nessuno dei due aveva la minima competenza in materia. Nessuno, però - conclude Di Pietro - si è opposto a priori, come sta avvenendo ora per una mia eventuale candidatura. Mani Pulite brucia ancora a gran parte della classe politica, forse hanno il timore che voglia finire il lavoro».

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