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Il primo socialista della storia? Gesù Cristo. No, non è ...

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«I valori del cristianesimo - spiega Boselli - non sono esclusiva di nessuno, né della Chiesa cattolica, né di qualche partito o esponente politico. Con il nostro spot - prosegue - noi vogliamo rivendicare quella che è sempre stata la missione dei socialisti da quando sono nati, difendere e aiutare i più deboli, chiedere giustizia per loro. Se essere credenti significa questo, allora tutti i socialisti lo sono. Io chiedo solo a tutti, in nome della tolleranza, di vederlo prima di giudicarlo». Un invito, quello del leader socialista, rimasto inascoltato. «Improprio, sacrilego e di dubbio gusto l'uso dell'immagine di Cristo per pubblicità elettorale. Il partito di Boselli, così come certa sinistra in Italia, è da sempre il portatore di un laicismo esasperato», afferma Mario Baccini, segretario della Rosa Bianca, che parla di «un'ondata di neopaganesimo». Gli fa eco Mauro Cutrufo, capogruppo Dca a Palazzo Madama: «Per guadagnare quattro soldi, qualche promoter sondaggista, suggerisce a politici superficiali e opportunisti, di utilizzare figure sacre, proprio durante i precetti. Umilmente suggerisco di tentare fortuna diversamente, oppure arrendersi con più dignità», sostiene il senatore. «Non so quanta gente possa abboccare con questa polemicuccia, ma sono convinto che gli italiani sapranno prenderne le distanze - dice il regista Franco Zeffirelli, autore, tra le varie opere, del kolossal Gesù di Nazareth - Che c'èntra Gesù con uno spot elettorale? Il socialismo è stato la peste del secolo scorso, inutile camuffarlo. È solo una truffa, ma la devono smettere». A difesa dello spot, invece, si sono schierati socialisti e comunisti. «Vorrei ricordare a Baccini, e a chi si adonta per lo spot, che fu proprio Cristo a cacciare i mercanti dal tempio, e quindi dovrebbe convenire con noi che fu il primo socialista della storia», spiega Franco Grillini, candidato sindaco di Roma per il Partito socialista. «Se Baccini si definisce credente dovrebbe essere molto contento che ci siano partiti definiti "laicisti" che si rifanno ad un personaggio dei vangeli per esprimere i valori dell'uguaglianza e della solidarietà tra gli uomini - aggiunge Grillini - Ma ha ragione nel dire che io rappresento l'alternativa laica in una città dove quasi tutti i candidati sindaco fanno riferimento alle posizioni dell'integralismo radicale a partire da Rutelli che ha atteso il via libera di Ruini per accettare la candidatura». Per Bobo Craxi, infine, «si tratta di un meraviglioso omaggio al senso cristiano della nostra battaglia socialista, che si rivolge a quelle radici laiche che diverse volte nella storia hanno saputo incontrare ispirazioni e movimenti di matrice cristiana».

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