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«La Repubblica» gela il Pd: i punti di distacco sono 6,7

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Ieri «La Repubblica» ha portato altre cattive notizie al loft veltroniano informando - con un sondaggio realizzato da Demos per il quotidiano diretto da Ezio Mauro - che il divario tra Pdl-Lega-Mpa e Pd-Idv è di 6,7 punti (non di 4/5 punti, come aveva sostenuto l'istituto Swg, facendo ringalluzzire gli strateghi del Pd): i primi sono al 45,2, i secondi al 38,5. Non solo: rispetto al rilevamento condotto da Demos tra il 18 e il 20 febbraio, la forbice, anzichè restringersi, si è allargata (l'alleanza guidata da Walter perde mezzo punto, quella capeggiata da Silvio guadagna lo 0,2). A parziale consolazione c'è per il Pd il fatto che, nel testa a testa fra i due principali contendenti per la poltrona di Palazzo Chigi, Veltroni - secondo il sondaggio di Demos - supera di misura Berlusconi: 36% a 32%. Guardando le tabelle su partiti e alleanze proposte dall'istituto di Ilvo Diamanti, colpisce il mancato - o lo scarso - apporto dei Radicali: da soli, nel rilevamento di febbraio, valevano lo 0,8; ora che sono conteggiati assieme al Pd, il partito di Veltroni ha perso lo 0,8 anzichè guadagnare. Un trend confermato dal sondaggista Nicola Piepoli, che al sito web Affari italiani dichiara: «Nelle scorse settimane il Pd stava recuperando sul centrodestra, poi dopo l'ingresso nelle liste dei Radicali si è fermato e ha smesso di salire». Per Piepoli il gap è di 8 punti: in base a dati raccolti lunedì (quelli di Demos sono relativi al periodo 5-10 marzo), Pdl-Lega Nord-Mpa sono al 44 per cento, Pd-Idv al 36 per cento.

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