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Pdl, liste chiuse. Le polemiche ancora no

Silvio Berlusconi

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Nonsembrano esserci molte novità rispetto ai nomi usciti in questi giorni. Confermata la presenza, e in posizione sicura, di Roberto Speciale (ex generale della Guardia di Finanza), testa di lista in Umbria alla Camera; Giuseppe Ciarrapico; Maurizio Scelli; Daniele Toto, nipote del patron di Air One; Santo Versace; Barbara Contini; Diana De Feo, moglie del direttore del Tg4 Emilio Fede; Giuliano Cazzola; Renato Farina. Michela Vittoria Brambilla «testa di lista» in Emilia Romagna alla Camera (ovvero prima alle spalle di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, che sono in tutte le regioni i numeri 1 e 2 per Montecitorio). Fabrizio Cicchitto, numero 4 dopo Gianni Alemanno (An) in «Lazio 1»; mentre nel «Lazio 2» il «testa di lista» è l'azzurro Rocco Crimi e al numero 4 compare Giorgia Meloni (An). Tuttavia, è possibile disegnare un quadro delle teste di lista. In Abruzzo alla Camera Scelli, al Senato Andrea Pastore; in Basilicata alla Camera Giorgio La Malfa, al Senato Viceconte; in Calabria alla Camera Nucara e Versace, al Senato Nitto Palma e Valentino; in Campania I alla Camera Caldoro e Mussolini, in Campania II Carfagna, Cosentino e Landolfi, al Senato Contini e Viespoli. In Emilia Romagna alla Camera Brambilla e Foti, al Senato Giovanardi e Berselli; nel Lazio I alla Camera Alemanno e Cicchitto, nel Lazio II Crimi e Meloni, al Senato Pera, Gasparri e Dini; Lombardia I alla Camera La Russa e Stefania Craxi, Lombardia II Tremonti, al Senato Roberto Formigoni; in Liguria Scajola e Fiamma Nirenstein alla Camera, Musso al Senato. In Friuli capolista alla Camera Frattini, al Senato Camber; capolista del Pdl nelle Marche al Senato Baldassarri, in Molise Di Giacomo al Senato e De Camillis alla Camera; Raffaele Fitto sarà capolista a Montecitorio in Puglia, la Poli Bortone al Senato; Lucio Stanca in Piemonte I per la Camera, Guido Crosetto in Piemonte II sempre per Montecitorio, mentre Enzo Ghigo sarà capolista al Senato. Gianfranco Miccichè guiderà il Pdl alla Camera nella Sicilia I, Martino nella Sicilia II, mentre al Senato toccherà a Renato Schifani e Domenico Nania; Bonaiuti e Vito alla Camera in Toscana, Matteoli e Bondi al Senato; a guidare il Pdl in Trentino Alto Adige sarà Manuela Di Centa; Niccolò Ghedini sarà capolista in Veneto I, Renato Brunetta in Veneto II, mentre al Senato ci sarà Giancarlo Galan. Infine l'Umbria con Roberto Speciale capolista alla Camera e Franco Asciutti al Senato. Al posto di Antonio D'Amato, che ha rinunciato al posto di capolista al Senato in Campania, il Popolo delle libertà presenterà Barbara Contini, che per il governo italiano lavorò durante la missione in Iraq. Nonostante le voci circolate nelle ultime ore, non sarà candidato il figlio di Clemente Mastella, Pellegrino. In lista ci saranno invece Luigi Compagna, Sandro Biasotti, l'editore Angelucci e il presidente della Compagnia delle opere Raffaello Vignali. Altri nomi in posizione considerata sicura sono quelli di Giancarlo Mazzucca (direttore di Qn), la giornalista Fiamma Nirenstein, Lella Golfo (presidente della Fondazione Marisa Bellisario), Riello, l'ex direttore del Tempo Giovanni Mottola. Confermata anche la presenza, sempre in posizione «sicura» della fisioterapista di Silvio Berlusconi, Licia Ronzulli, della giornalista del Tg4 Gabriella Giammanco la conduttrice Tv Elisa Alloro. Esclusi invece Antonio Martuscello e Dario Rivolta, così come Alfredo Biondi, Lino Jannuzzi Egidio Sterpa. I due «impresentabili» di An, Nino Strano e Domenico Gramazio, protagonisti dei festeggiamenti sopra le righe al Senato in occasione della caduta del governo Prodi dovranno sudare la rielezione. Strano è collocato in una posizione scomoda e dovrebbe risultare il secondo dei non eletti. Un po' meno critica la posizione di Gramazio, che ha buone chance di riottenere l'elezione.

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