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Il Pd non decolla su Alitalia

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Il ragionamento è questo: bisogna scindere il destino di Alitalia, che deve essere «collocata secondo il mercato», da quello di Malpensa, l'aeroporto varesino che il piano di sopravvivenza della compagnia ha spogliato del ruolo di base per i voli intercontinentali, concentrandoli su Fiumicino. «Si deve aiutare Malpensa a decollare», dice Veltroni. Serve gradualità, ma «gli slot (le fasce orarie di decollo e atterraggio, ndr) di Alitalia che possono essere occupati da altri devono essere liberati. Malpensa deve accedere a tutte le offerte: allora sì che anche nel settore aereo l'Italia potrà prendere forza». Le parole di Veltroni seguono quelle dell'altro ieri di Silvio Berlusconi: «Sono molto critico: l'Italia non si dovrebbe privare di una compagnia di bandiera», aveva detto martedì il leader del Pdl. «Parole affrettate», ha commentato Veltroni: «L'effetto è stato il crollo in Borsa delle azioni». Ma come potrebbe realizzarsi l'operazione perfetta che auspica Veltroni, e cioè quella che consenta ad Alitalia di volare verso Air France-Klm, la compagnia che sta trattando in esclusiva la cessione della quota in mano al Tesoro (49,9%), e allo stesso tempo permetta di salvaguardare il ruolo di Malpensa? La vendita ai francesi. L'operazione sarà illustrata oggi ai sindacati dal presidente e amministratore delegato di Alitalia, Maurizio Prato. L'impianto è già definito ma restano alcuni nodi legati ad aspetti industriali e agli esuberi. L'obiettivo, comunque, è presentare l'offerta entro il 14 marzo, anche se da Parigi vogliono che sia il nuovo governo a dare la benedizione all'operazione. Jean-Cyril Spinetta, il numero uno di Air France-Klm, dovrebbe chiudere tra domani e sabato il dossier Alitalia per poi portare la soluzione sul tavolo del consiglio di amministrazione convocato per lunedì. La salvaguardia di Malpensa. Il piano dei francesi parla chiaro: puntare su Fiumicino. Ma il fronte del Nord, Lega e Formigoni in testa, non intende accettare il ridimensionamento dello scalo varesino. In particolare è ritenuta inaccettabile la scelta di tagliare alcune rotte intercontinentali, fondamentali per la clientela business della Lombardia. A questo punto rientra in gioco AirOne, la compagnia dell'imprenditore abruzzese Carlo Toto che può contare sull'appoggio finanziario di Intesa Sanpaolo. Se Alitalia cederà gli slot su Malpensa, così come indicato anche da Veltroni, la cordata italiana potrebbe subentrare e sviluppare le rotte lasciate vacanti dal piano francese. Non solo. Il Consiglio di Stato ha annullato la gara (vinta da Alitalia) per l'acquisizione di Volare Group, la compagnia low cost in amministrazione straordinaria. Toto si è trovato sul piatto la via d'uscita: vincere la nuova gara per Volare (che attraverso la fusione con Air Europe ha sviluppato un'esperienza consolidata sui voli di lungo raggio) e puntare dritto su Malpensa. Un'operazione che avrebbe anche il vantaggio di essere molto meno onerosa dell'acquisto di Alitalia. Insomma la partita si gioca su più tavoli. Ma occorre fare presto per scongiurare il fallimento della compagnia. Gli utlimi dati sui conti di Alitalia sono drammatici: un milione al giorno di perdite, in cassa restano 282 milioni di euro, debiti a quota 1,2 miliardi. E l'Unione europea ha bloccato nuovi aiuti di Stato.

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