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Michela Vittoria Brambilla: "E ora facciamo i gruppi per la Libertà"

Michela Brambilla

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[...] presidente dei Circoli della Libertà, che per alcuni giorni ha scelto la via del silenzio. Silenzio che rompe parlando con Il Tempo. Con la lettera di Berlusconi al Popolo della Libertà di fatto il leader di centrodestra si rivolge direttamente ai suoi elettori. Questo cosa significa? «L'obiettivo di Berlusconi e che, del resto, i Circoli della Libertà perseguono ormai da più di un anno, a me pare assolutamente chiaro: fare in modo che siano gli stessi cittadini di ogni età, reddito e condizione sociale a scendere in campo e a lottare, in prima persona, perché si rompa quel cerchio di immobilismo in cui si è rinchiuso un sistema politico oggi talmente frammentato e autoreferenziale da essere, di fatto, incapace, a causa dei suoi continui ed esasperanti conflitti interni, di risolvere i tanti problemi di questo Paese». D'accordo, e in che modo? «È ora che sia il cittadino a dire cosa davvero vuole dalla politica. Il tempo delle deleghe in bianco date ad un sistema che poi, una volta messosi in tasca queste deleghe, non risolve mai nulla, è proprio finito». È un'opa sugli elettori di An e Udc? «Assolutamente no. Il problema posto da Berlusconi è oggi lo stesso che, con la medesima urgenza, si dovrebbero porre anche i suoi alleati della Casa delle Libertà. E, difatti, non c'è partito che non se lo stia ponendo sia pure con formule e propositi diversi. Sono convinta però che tutti i partiti che si richiamano oggi ai nostri stessi valori di libertà e di democrazia non potranno che trovare, alla fine, un momento di costruttivo e produttivo confronto». E secondo lei è ancora possibile? «Almeno lo spero perché, per cambiare veramente questo sistema, non ci devono essere più remore ed ostacoli da parte di nessuno. Sono gli elettori che lo chiedono». Ne è sicura? «Parallelamente si stanno formando i gruppi per la libertà dei consigli comunali e regionali in tutta Italia. Non nascono da Forza Italia ma da tutti i partiti del centrodestra e soprattutto questa aggregazione sta avvenendo spontaneamente». Senta, presidente, lei oggi vuole essere ecumenica. Ma da alcuni giorni si rincorrono voci circa l'ingresso di esponenti di An e Udc nel Pdl. Ci sono trattative in corso? «Il Popolo della Libertà è un movimento aperto a tutti. Dichiarare il contrario o mettere preventivi paletti a questa iniziativa sarebbe un controsenso». È un segnale di chiusura nei confronti dei vertici degli altri partiti alleati? «L'ho già detto: non c'è nessuna chiusura nei confronti dei vertici degli ex partiti alleati. È chiaro però che non è più tempo di tergiversare perché il Paese aspetta oggi vere soluzioni. Decantarle ancora a causa di dispute che agli occhi del cittadino appaiono incomprensibili, sarebbe per tutti un grave errore». Qual è il ruolo dei Circoli nella fase costituente del Pdl? «I nostri Circoli sono nati proprio come movimento dei cittadini. Tutto quel che ora sta avvenendo era già scritto, riga dopo riga, nello statuto che abbiamo stilato più di un anno fa». Come procede il lavoro delle commissioni miste Forza Italia-Circoli? «Andiamo avanti a passo di corsa. E tutti assieme». E adesso i Circoli si stanno strutturando? «Sì, sono stati costituiti in tutta Italia gli esecutivi per ogni provincia, ogni regione. Sono organismi che hanno il compito di determinare e promuovere l'aggregazione dei Circoli sul territorio in modo da coprire tutta la penisola». E poi? «Poi saranno nominati i coordinatori. Stanno entrando molte donne, circa il 50%, vediamo una nuova classe dirigente che è pronta a impegnarsi in politica».

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