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Bornigia Jr: «Sabato sera ha suonato qui da noi. GabboDj non era un ragazzo violento»

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Come tanti ragazzi della sua età, saliva dietro la consolle dei locali notturni e, attraverso mixer e piatti, faceva ballare centinaia di coetanei. Gabriele era un deejay molto amato a Roma. Il suo nome d'arte era GabboDj e così era conosciuto da tutti. Sabato sera GabboDj è salito per l'ultima volta alla consolle del Piper. E per l'ultima volta ha fatto divertire tutti. Ha regalato alla platea momenti indimenticabili, gli stessi che gli hanno permesso di suonare a Cortina e in decine e decine di feste private. Sabato sera era al Piper di via Tagliamento. C'era l'atmosfera di sempre. «Era un ragazzo bravissimo - racconta Marco Bornigia, figlio del proprietario del Piper, il celebre locale capitolino di via Tagliamento - Salutava sempre ed era educato con tutti. Non l'ho mai sentito alzare la voce o fare il gradasso. Non riesco proprio a capire come sia stata possibile questa tragedia». Il rapporto tra GabboDj e il Piper era di vecchia data. «L'ho visto crescere - prosegue Bornigia - Anni fa faceva parte del nostro pubblico. Poi ha iniziato a suonare dietro la consolle. Ed era molto amato da tutti. Gli piaceva la house commerciale e non faceva ascoltare nulla di particolarmente spinto. A volte gli piaceva far ascoltare anche brani degli anni Settanta e Ottanta». La serata di sabato era scivolata via tranquilla. Tante mani verso il cielo. Tante risate e la passione per il ballo e la musica come unico faro. «L'ultima volta l'ho visto quando è entrato nel locale - prosegue Bornigia - sarà stata mezzanotte. Con lui ha suonato anche un altro deejay. Fino alle prime ore della mattina, quando è andato via». Gabbo Dj non suonava soltanto al Piper. Era conosciuto anche al Vamp, Veleno, Alien. E non solo a Roma. La musica lo ha portato in Costa Smeralda, a Porto Rotondo, a Cortina, sull'Argentario e al Tattou di Fregene. Negli ultimi tempi aveva lavorato anche al Bloom, alla Maison, alla Cabala e al Jackie. Fino a ieri mattina. Gabbo Dj lascia la consolle e mette a posto i suoi dischi. Come sempre il sorriso sulle labbra. I saluti e gli abbracci a tutti gli amici sulla dancehall. E poi l'appuntamento con gli altri, il messaggio sul cellulare di De Silvestri, il salto in macchina all'alba e l'inizio del viaggio verso Milano. Il suo ultimo viaggio.

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