Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Berlusconi corteggia «La Destra» «Venite con noi, uniti si vince»

default_image

  • a
  • a
  • a

Questa sinistra è il contrario del bene del Paese». Silvio Berlusconi torna a spronare i suoi alleati. I suoi nuovi alleati. Quelli nati dai malcontenti in Alleanza nazionale. Quelli de «La Destra» di Francesco Storace e Teodoro Buontempo che ieri, all'assemblea costituente a Roma, ha legittimato, abbracciato e accolto nella sua coalizione. «Ho la responsabilità di tenervi tutti uniti - ha detto Berlusconi - perché uniti si può vincere. Facciamo insieme un programma per governare questo Paese. Per governare la nostra Patria». Il presidente di Forza Italia anche ieri ha parlato di futuro. Di un governo che è incapace di governare e che presto dovrà cadere. Ha rilanciato ancora una volta l'idea di una «Federazione, per aumentare i vincoli che ci riuniscono. Solo così riusciremo» ad autoregolamentarci «in democrazia, mettendo ai voti le nostre idee». Soprattutto è stato un altro giorno di bilanci, bui, per la maggioranza. «Viviamo una situazione difficile - ha detto il leader della Cdl - Abbiamo una sinistra che non è una democrazia europea e non è riuscita a superare il suo passato. Che si dice ancora, e orgogliosamente, comunista. Noi abbiamo le idee chiare: il comunismo è l'impresa più disumana e criminale nella storia dell'uomo». E sottolineando la grave notte delle ultime elezioni, «la notte dei spogli e dei brogli», è tornato a puntare il dito sull'Unione che ha «occupato tutte le poltrone. Dalla presidenza della Repubblica, alla Camera e il Senato, passando per il Csm e i sindacati». Poi, tra la folla del Palazzo dei Congressi a urlare «C'è solo un presidente», ha affondato il colpo: «La gente vota sinistra per moda, e chi è votato finisce per vivere nel lusso. Sono smarriti. I comunisti - attacca Berlusconi - sono una casta che si sorregge e si realizza solo perché sostiene il potere. Tutti i loro provvedimenti sono contro lo stato borghese. I provvedimenti dell'Unione sono tutti dettati dalla sinistra estrema che è a sua volta soggetta ai diktat di chi li comanda, come i no-global, i no-tav o gli ambientalisti». Silvio Berlusconi ha dunque ribadito che Prodi non governerà fino alla fine della legislatura. E per questo bisognerà preparare un progetto concreto per governare. «Appena questa sinistra va a casa», ha chiosato il Cavaliere, «faremo quello che bisogna fare. Far prevalere la verità sulla menzogna. L'Italia dell'amore, all'Italia dell'odio».

Dai blog