La Camera dice sì alla Finanziaria da 35,4 miliardi
Anche l'Aula di Montecitorio ha detto sì alla fiducia chiesta dal governo Prodi sulla manovra da 35,4 miliardi. Via libera, dunque, con 337 voti a favore e 262 contrari. Quello di ieri è stato il terzo voto di fiducia sulla manovra: c'è già stato al Senato e a Montecitorio in prima lettura. In totale, dal suo insediamento, il Governo Prodi ha chiesto 11 volte il voto di fiducia. È la Finanziaria delle tasse, che colpisce i redditi più alti ma non risparmia neppure i meno abbienti, colpiti da una serie di balzelli (basti considerare l'aumento del bollo auto) e da un aggravio delle imposte locali. Che in gran parte vanno ad annullare i vantaggi della nuova Irpef. In particolare, le aliquote salgono a cinque, le deduzioni dall'imponibile vengono sostituite dalle detrazioni d'imposta. Le nuove aliquote sono 23% fino a 15.000 euro, 27% tra 15 e 28 mila euro, 38% tra 28 e 55 mila euro, 41% tra 55 e 75 mila e 43% oltre i 75 mila euro. La nuova Irpef, tenendo conto della trasformazione delle deduzioni in detrazioni e degli aumenti degli assegni familiari, determinerà un vantaggio per i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 40 mila euro, i pensionati fino a 35 mila euro e i lavoratori autonomi fino a 32 mila euro. I vantaggi crescono per i nuclei più numerosi fino 45 mila euro per i lavoratori dipendenti con coniuge e 2 figli a carico, mentre per i lavoratori autonomi scendono a 30 mila euro. Oltre questi tetti vi è un aggravio del prelievo. La no tax area sale invece di 500 euro per pensionati e lavoratori dipendenti e di 300 euro per gli autonomi. Dal 2007 torna anche la tassa di successione. Le aziende familiari saranno esentate dalla tassa se trasmesse a parenti fino al terzo grado, a condizione che gli eredi proseguano per almeno cinque anni l'attività di impresa. Per fratelli e sorelle arriva una franchigia di 100 mila euro, oltre la quale l'aliquota torna al 6%. Se l'erede è portatore di handicap grave, invece, il limite esente viene innalzato a 1,5 milioni. Per coniugi e figli è prevista una franchigia fino a un milione e l'aliquota del 4% sulla quota eccedente e costituzione di vincoli di destinazione. Per gli altri la tassa è all'8%. Altro fronte caldo, quello della previdenza complementare. Dal primo gennaio 2007 sarà possibile trasferire il proprio Tfr a un fondo pensione. La norma riguarda però solo le imprese con oltre 50 collaboratori. Sul fronte degli Enti locali, i comuni potranno avere maggiori entrate sul territorio grazie alla possibilità di aumentare l'aliquota sull'addizionale Irpef. Per particolari opere, come strade e scuole, potranno anche usufruire della tassa di scopo. Il discorso sulle addizionali Irpef è strettamente legato anche alla Sanità: le regioni in cui, dal 2007 in poi, verrà a determinarsi un disavanzo di gestione del Servizio Sanitario Regionale a fronte del quale i provvedimenti di ripianamento non saranno approvati o non saranno sufficienti, saranno tenute ad applicare la misura massima dell'aliquota delle addizionali Irpef e Irap.
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