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Il leader dell'Udc è la nuova icona della sinistra televisiva

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Annunciare che la Casa delle Libertà fosse morta e sepolta. Ed infine disertare la manifestazione oceanica di piazza San Giovanni perché Pierferdinando Casini schizzasse in alto negli indici di gradimento di Rai3. Più del ministro degli Esteri, Massimo D'Alema. Più di quello per i rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti e surclassando anche il ministro «rifondarolo» Ferrero. No. Davvero il leader dell'Udc dall'inizio del mese di dicembre non ha avversari sulla terza rete rispetto a tutti i programmi inseriti nel palinsesto dell'emittente. A certificarlo i dati diffusi dall'Osservatorio di Pavia che come consuetudine monitora la presenza politica all'interno delle programmazioni Rai. E dando un'occhiata ci si accorge del grande «appeal» che il leader centrista ha registrato nella prima settimana di questo mese. Rai3 gli ha dedicato oltre 2mila e 500 secondi, cioè il 7.6 per cento in tutto del tempo disponibile. Ben più importante è invece il dato sui secondi di diretta tv che sono poco più di 1800 con il 7.4 per cento di tempo totale. Un'enormità se si considera che il secondo piazzato, Gianfranco Fini, raccoglie solo il 5.7 per cento del tempo complessivo. Oltre un punto e mezzo in meno. Ma il successo di Casini è ancora più evidente se si considera che sulle altre due reti Rai il leader centrista non va oltre i 1400 secondi e per le dirette tv rimane sotto gli 800 minuti. Insomma, la rete diretta da Ruffini basta che qualcuno parli male di Berlusconi per cambiare colore: diventa persino democristiana, uddiccina. Probabilmente su queste cifre pesa la scelta solitaria di manifestare contro il governo Prodi a Palermo. Decisione che indubbiamente ha dato visibilità al leader dell'Udc, ma rimane il fatto che i valori di Rai3 sono comunque di gran lunga superiori a quelli delle altre reti. Basti pensare che in diretta tv il tempo dedicato a Berlusconi è solo di 330 secondi (nonostante il comizio a piazza San Giovanni il 2 dicembre), ben lontani dai 1821 di Casini. Ma è dando uno sguardo d'insieme che come questo successo è parte di una strategia mediatica-comunicativa che Casini ha lanciato da diverse settimane e che punta non solo a diversificarsi dagli altri esponenti della CdL ma anche a presentare chiaramente le motivazioni delle sue scelte politiche. E così ormai non si contano più le sue apparizioni tv. Dalla tv di Stato alle reti private, a trasmissioni come «Che tempo che fa» condotta da Fabio Fazio, appunto su Rai3, a La7, ospite di «In Breve» la trasmissione del giornalista targato CorSera, Francesco Verderami. E poi ancora sulla Rai a «Ballarò» condotto da Giovanni Floris ed a «Porta a Porta» con Bruno Vespa. Tutto nel giro di un paio di settimane. Tornando ai dati come detto Casini veleggia al primo posto grazie ai buoni offici di Rai3 con oltre 5mila e 500 secondi di tempo dedicato e quasi tremila secondi di dirette tv. Alle sue spalle si piazza il leader di An Fini, che può contare su 3mila e 600 secondi di notizie dedicate a lui e poco più di 2mila e 500 secondi di servizi in voce. Il Cavaliere, invece, è fermo al quarto posto, dietro anche all'ex ministro del Lavoro, Roberto Maroni. Un Berlusconi che, anche se può contare sul dato più alto di secondi di trasmissioni a lui dedicati, ben 6mila e 700, non può far nulla contro la leadership televisiva di Casini. Infatti nelle dirette tv l'ex premier è dietro al suo «vecchio» alleato con 2mila e 429 secondi, il 4.1 per cento del tempo totale della rete. E gli uomini di sinistra? Arretrati. D'Alema è solo sesto collezionando quasi 3mila secondi di trasmissioni e poco più che 1500 secondi di presenza in voce. Infine c'è l'attuale premier Romano Prodi che si piazza undicesimo 4mila e duecento secondi di tramissioni a lui dedicati però con solo 1239 secondi di dirette tv.

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