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di EMANUELE RICCARDI CLEVELAND — Poco più di 24 ore dopo l'intervento alla clinica di Cleveland, nell'Ohio, ...

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Il Cavaliere è atteso a casa per il fine settimana, e dovrebbe quindi passare il Natale con i suoi. Ad incontrare i giornalisti italiani che continuano ad accorrere a Cleveland sono il medico personale di Berlusconi, Alberto Zangrillo, ed il suo assistente, Valentino Valentini. Il primo - colui che ha deciso che al Cavaliere occorreva un pacemaker, scegliendo la clinica considerata la migliore del mondo per la cardiologia, oltre al professore italiano Andrea Natale per l'intervento - spiega i dettagli tecnici dell'operazione ed il perché della scelta. Il secondo racconta soprattutto una ridda di aneddoti. Due tra tutti: ieri sera, con accanto la figlia Eleonora (che studia a New York), Berlusconi ha guardato il film «Talladega Nights», una commedia dedicata al mondo del Nascar (la Formula Uno Usa), con Will Ferrell e Sascha Baron Cohen. Sì, proprio lui, diventato famosissimo con Borat, che nel film in questione interpreta un pilota francese, ovviamente gay (come in quasi tutte le commedie a stelle e strisce quando si parla degli odiati transalpini). Non manca ovviamente la classica battuta. Quando gli viene chiesto dal personale medico se è allergico, Berlusconi risponde: «Sì, ai comunisti». Risate generale, ed ecco la risposta, abbastanza scontata negli Usa: «Non si preoccupi, stia tranquillo, qui non ce ne sono». Berlusconi non guarda solo la tv, legge anche. Oltre alle rassegne stampa che gli vengono inviate da Roma, l'ex presidente del Consiglio sta divorando un libro sull'ex presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, a cui si è sempre sentito vicino, e non solo per la passione comune delle barzellette. Poco prima dell'incontro dei due con i giornalisti a Cleveland, il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti, aveva diffuso a Roma una nota dai toni positivi, spiegando che «il presidente di FI Silvio Berlusconi è stato sottoposto ieri ad un impianto di pacemaker. Oggi l'equipe medica condotta dal Professor Andrea Natale ha effettuato gli accertamenti cardiologici previsti dalla procedura di monitoraggio. Tutti i risultati confermano il successo dell'intervento. Il presidente Silvio Berlusconi rientrerà in Italia per il prossimo fine settimana». Che le cose stessero procedendo bene e che Berlusconi fosse di ottimo umore lo aveva già detto a metà giornata lo stesso Bonaiuti, spiegando in particolare che l'ex premier si era molto commosso dalle manifestazioni di affetto e di solidarietà. «L'ho sentito poco prima delle 13 (le 7 negli Usa) e la prima cosa che mi ha detto è stata: "Paolo, voglio ringraziare tutti, ma proprio tutti"», ha raccontato Bonaiuti, aggiungendo che «è rimasto veramente molto, ma molto commosso per tutte le manifestazioni di solidarietà che ci sono state. E in effetti è stata una cosa incredibile: i fax che arrivavano a getto continuo, tutti i telefoni di Arcore, di Macherio e di Palazzo Grazioli che non smettevano un momento di squillare... Berlusconi lo ha saputo e per questo mi ha pregato di ringraziare tutti, da Prodi a tutti quanti i leader politici che gli hanno inviato messaggi di auguri, e alla gente comune che gli ha fatto sentire il suo affetto». Berlusconi, racconta ancora Bonaiuti, «ha chiesto una rassegna stampa, che io avevo già preparato perché lo conosco bene, ma ha voluto che gli leggessi subito i maggiori titoli...». Rispondendo ai giornalisti, Zangrillo ha tenuto in modo particolare a smussare le polemiche apparse qua e là in Italia, sul perché Berlusconi è volato all'estero, mentre nel nostro Paese ci sono strutture e specialisti altrettanto bravi ed attrezzati per operazioni di questo tipo. «Le ragioni — ha spiegato lo specialista del San Raffaele di Milano — sono state sia di buon senso sia di cautela. Al presidente occorreva tranquillità... A volte ci tocca intervenire quasi di autorità per impedirgli di lavorare, di rispondere al telefono. Volevamo potesse

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