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Il giornalista ha presentato la nuova serie di «Otto e mezzo» che inizia oggi

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Sentir parlare Beatrice Borromeo, mi fa l'effetto della melatonina». Giuliano Ferrara, presentando con Ritanna Armeni la nuova stagione di «Otto e mezzo», in onda da stasera alle 20,30 su «La7», ha lanciato una frecciatina a «Anno Zero» e soprattutto alla giovane nobildonna che affianca Santoro. «È una ragazza di buona famiglia, carina, ma in TV bisogna anche saper eccitare lo spettatore» spiega Ferrara. «Forse dovremmo averla anche noi una bella ragazza coi boccoli che introduce i temi della trasmissione — ha scherzato il conduttore - Non escludo per la prima puntata una parrucca rosa. Anch'io sono competitivo, mica solo Santoro». Ferrara, presentando il programma, ha parlato anche dell'intervento militare in Iraq: «Pur continuando a ritenere l'intervento in quel Paese necessario, ora considero lecite anche le opinioni di fosse contrario o che pensa che in Iraq ci siamo andati male». «L'unica idea che reputo ridicola — ha continuato il direttore de "Il foglio" — è quella di chi pensa che il terrorismo abbia risposto per impedirci di instaurare un regime in Iraq. Certo, sono stati fatti degli errori, ma siamo in guerra e bisogna vincere». Tema della prima puntata di «Otto e mezzo» sarà il caso Telecom: se ne discuterà con Eugenio Scalfari, l'editorialista Oscar Giannino e Jean Paul Fitoussi, economista e consigliere indipendente del CdA Telecom. «Non ne parliamo per ostentare la nostra indipendenza — ha spiegato Ferrara, alludendo al fatto che Telecom è proprietaria di La7 — Ci si dimentica spesso che anche i giornalisti indipendenti sono dipendenti di qualcuno. Ma si può fare comunque un onesto lavoro». Per la puntata di mercoledì «siamo ancora incerti se parlare di eutanasia o della crisi irachena, mentre nel giorno in cui Prodi va alle Camere, faremo una grande puntata politica». Per Ferrara «Otto e mezzo» «è la migliore trasmissione radiofonica del panorama televisivo. Noi crediamo nella virtù della parola, dell'incontro e del famigerato dialogo. È fondamentale però avere idee nuove e noi cerchiamo di farcele venire durante i mesi di tregua, leggendo, viaggiando — ha spiegato il conduttore — Quest'estate Ritanna è andata in Tunisia quindi sarà tornata con idee islamiche, anche se moderate». Ferrara, proprio a proposito del periodo estivo in cui la trasmissione non va in onda pensa a una novità: «Forse è una pausa troppo lunga. Voglio proporre all'azienda di mantenere il format anche d'estate, con un giornalista di destra e uno di sinistra come conduttori». Intanto per la nuova stagione di «Otto e mezzo» non sono previste innovazioni, tranne una nuova sigla, e dice Ritanna Armeni, una maggiore attenzione «ai temi etici e internazionali, da sempre cifra del programma, dopo un anno dedicato soprattutto alla politica, con cui abbiamo ottenuto buoni risultati».

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