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Il conduttore di Porta a Porta lancia l'allarme sul possibile taglio di una puntata

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Bruno Vespa si è presentato così durante la conferenza stampa che avvia l'undicesima stagione di Porta a Porta, su RaiUno dal 25 settembre. Il noto conduttore davanti all'ipotesi, avanzata da alcuni consiglieri d'amministrazione Rai, di ridurre da quattro a tre le puntate settimanali del programma, risponde chiaramente. «Mai visto, dice, nella storia della Rai, che un programma di successo, mai sanzionato né rimproverato per una scorrettezza, vincente negli ascolti, fosse punito. Mi auguro che per noi ci sia sempre una stagione di grande rispetto. Ma se la Rai dovesse rendere meno confortevoli le condizioni di fiducia, mi cercherò un altro posto». E aggiunge: «Se saranno fatte altre scelte, insiste, io sono un soldato, sono in tv da 38 anni, sono stato abituato a rispettare le scelte dei direttori che ho avuto, se saranno assunte decisioni diverse, obbedirò. Ma se il pluralismo deve cominciare su RaiUno, allora benissimo, continua Vespa, così finalmente cominciamo, visto che sulle altre reti la programmazione è omogenea...». Alla conferenza stampa ieri c'erano proprio tutti: il direttore di Rai Uno, Fabrizio Del Noce, Claudio Donat Cattin, vice direttore di Rai Uno, la redazione al completo, autori compresi. Davanti a loro, e ai giornalisti presenti, Bruno Vespa, ha ricordato i numerosi successi del programma, sbaragliando la concorrenza e vincendo all'auditel 50 serate su 53, sottolineando anche «l'orgoglio di non aver mai subito un rimprovero ufficiale, richieste di sanzioni o di rettifiche». Di costare poco e di rendere molto, anzi moltissimo: «un rapporto di 1 a 5», come stigmatizza il conduttore. «Se abbiamo ottenuto certi risultati - afferma l'anchorman - è grazie al fatto che Porta a Porta può contare su una squadra che è certamente la migliore della televisione italiana, non solo della Rai. Una squadra che, in tempi ridottissimi, è in grado di far fronte a qualsiasi tipo di emergenza. Aggiungo, inoltre, che se in questa anni Porta a Porta ha avuto gli spazi che ha avuto, lo si deve anche alla fiducia dell'azienda e all'eccellente collaborazione con il Tg1». Per il futuro del programma, quello che si evince dalle parole di Bruno Vespa, sicuramente, è l'augurio di trovare «un clima affettuoso e di scelte editoriali condivise». «Ho grande fiducia nella direzione generale, dice, in cui siedono due gentiluomini come Cappon e Leone» e ricorda che fu proprio Cappon a confermare da contratto le sue 4 serate, quando era direttore generale prima delle elezioni del 2001. A giudicare dai numeri che hanno contraddistinto Porta a Porta nella stagione 2005-06, il direttore di Rai Uno, Fabrizio Del Noce, non poteva che confermare la fiducia a Vespa. Quello che è stato definito da molti «la terza camera», infatti, è andato in onda 138 volte in seconda serata registrando una media share del 21,55 per cento e una media audience di un milione 723 mila spettatori. Migliorando il proprio ascolto rispetto al 2004-2005 (21,06 per cento di media) e al 2003-04 (20,29). Un programma che migliora nonostante la concorrenza si faccia sempre più agguerrita, mettendo a punto diversi tentativi di «insidia». Ma finora, nulla di fatto.

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