Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

L'ANALISI di D'Alema non convince il centrodestra, che si presenta in aula con Gianfranco Fini e Pier ...

default_image

  • a
  • a
  • a

Fini comincia con il fair play, dichiarando il suo apprezzamento per la parte del discorso dalemiano costruito sulla continuità con la politica estera del governo Berlusconi. Ma, messi da parte i guanti bianchi, il suo giudizio sull'approccio del governo di centrosinistra alla crisi in Medio Oriente è severo. Per Fini, «non si può negare a Israele il suo diritto all'autodifesa ed è fuori luogo misurare con il metro se la reazione sia più o meno proporzionata all'offesa ricevuta». «L'unica equivicinanza possibile - sottolinea - è quella che unisce, nel cordoglio, le vittime civile e innocenti di ambo le parti. Per il resto, nessuno può negare il diritto di Israele all'autodifesa». Più sfumate le critiche del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. Critiche che riguardano alcuni giudizi, ma non l'orientamento della politica estera italiana. Casini dice che si può definire «sproporzionata» la reazione israeliana solo stando in Italia, in una situazione di «tranquillità». Ma il leader dei centristi preme per un dialogo tra i poli, si schiera a favore dell'invio di caschi blu nel sud del Libano e, accanto al sostegno ad Israele, richiama i diritti del popolo palestinese. Duro, invece, il giudizio di Fabrizio Cicchitto, vice coordinatore di Forza Italia. «Molto deludente» la relazione di D'Alema e «infelice» la posizione sulla sproporzione della reazione di Tel Aviv. Cicchitto accusa Prodi di avere «inseguito l'Iran», mentre la sinistra si è nascosta dietro il concetto dell'equivicinanza: «Se tutte le vacche sono grigie e non si fa chiarezza in politica estera - osserva l'esponente azzurro - la nostra posizione rischia di non essere all'altezza della situazione». Altrettanto polemico il leghista Giancarlo Giorgetti, che definisce il governo «sconclusionato e irresponsabile». La Lega Nord, in più, è molto scettica sulla possibilità di un invio di caschi blu: «E solo un paravento dietro cui nascondersi: le truppe dell'Onu ci sono da anni e non sono riuscite mai a disarmare Hezbollah», dice Giorgetti.

Dai blog