Ancora blocchi, domani tutti al Circo Massimo
Ma, in attesa di una soluzione che ancora non sembra a portata di mano ieri mattina — dopo l'ennesima nottata di trattative — il servizio è rimasto ridotto ai minimi termini, se non sospeso del tutto, in gran parte delle città e degli aeroporti italiani. I tassisti gridano battaglia e rimandano il prossimo appuntamento a lunedì, quando la protesta si concentrerà sopra il prato del Circo Massimo e sul selciato di piazza Santi Apostoli. L'ennesimo gesto plateale volto a sensibilizzare romani e turisti ai problemi dei «conducenti di automobili bianche». Non solo. Perché l'incontro di ieri pomeriggio al ministero dello Sviluppo Economico si è chiuso dopo mezzanotte sostanzialmente con un nulla di fatto. Il tavolo è stato aggiornato a questa mattina, dopo che i tecnici del ministero si sono voluti dare del tempo per approfondire le richieste avanzate dalle associazioni di categoria. Uno stallo che anche ieri si è riflesso sulle strade. Da Milano a Napoli i tassisti hanno infatti continuato la loro protesta, organizzando presidi e sospendendo il servizio negli aeroporti, primi fra tutti a Linate e a Fiumicino, affollatissimi di passeggeri in un week end estivo come questo. E anche nei centri delle città la situazione non sembra affatto migliorata rispetto a ieri. Trovare un taxi, tanto alla Stazione Termini quanto al posteggio di piazza Venezia, è stato quasi un'impresa impossibile. I tassisti si sono astenuti dal lavoro anche a Genova, dove è bloccato anche il servizio radiotaxi. «Il servizio è fermo per una agitazione dei tassisti» è la risposta che, al contrario, viene fornita agli utenti dai centralini delle cinque compagnie di radiotaxi di Napoli. Nella città partenopea, i posteggi sono vuoti o occupati da assemblee spontanee. Auto bianche sono state parcheggiate senza conducente anche a piazza Venezia a Roma. «Non lavorano. Non c'è verso - afferma Loreno Bittarelli dell'Uri (Unione RadioTaxi Italiana) - Sto andando a piazza Venezia per cercare di rimuovere i blocchi, per dare un segnale di distensione. Ma fino a lunedì non credo proprio che riprenderanno». La «giornata decisiva», secondo Bittarelli, potrebbe infatti essere proprio lunedì, quando i sindacati, tra una protesta e l'altra, incontreranno il ministro Pierluigi Bersani. Sul tavolo ancora due questioni fondamentali su cui le parti divergono: la doppia targa (che ha sostituito il cumulo delle licenze) e l'assegnazione delle licenze per asta. Le organizzazioni di categoria le contestano entrambe, puntando a concorsi pubblici per l'assegnazione e alla concessione della doppia targa solo a consorzi, a cooperative o comunque a forme organizzate per di più per un massimo del 2% del parco in loro possesso. Piuttosto soddisfatto della strada fatta comunque fin qui dalle organizzazioni è Maurizio Longo, responsabile nazionale della Fita-Cna: «La tensione c'è ancora - afferma - ma rispetto a come era partita la vicenda sono già soddisfatto delle proposte portate avanti in modo unitario che indicano una direzione di crescita. L'unica crescita possibile per evitare forme dirompenti».
Dai blog
Generazione AI: tra i giovani italiani ChatGPT sorpassa TikTok e Instagram
A Sanremo Conti scommette sui giovani: chi c'è nel cast
Lazio, due squilli nel deserto