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Bersani smontato dalle categorie

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E dire che la prima reazione del presidente del Consiglio Romano Prodi alle reazioni delle categorie era stata di ferma determinazione a andare avanti senza stravolgere il testo. Così invece non è stato. Iva sugli immobili. Il primo ripensamento è quello relativo all'imposta sulle società immobiliari. Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa ha annunciato una correzione di questa norma. La prossima settimana, quindi, arriverà un emendamento del governo per inserire i ritocchi alle norme fiscali. La soluzione sarebbe quella di cancellare l'impatto retroattivo che la nuova norma avrebbe sui bilanci delle società. La novità ha ovviamente avuto un impatto sulle società quotate in Borsa che sono state alcuni giorni sulla graticola (perdendo valore) e che valutano le ripercussioni sui loro conti intorno ai 30 miliardi. Ieri però dopo l'annuncio di modifiche i titoli hanno ripreso fiato. Ma le modifiche non piacciono alla Cgil che ha esortato il governo a non cedere alla lobby del mattone. Il monito del sindacato è chiaro: «Rappresenterebbe un inaccettabile cedimento destinato ad avere pesantissime ripercussioni sul rapporto Governo-Sindacati in vista della Finanziaria». Tariffe minime dei professionisti. Cambiamenti in vista anche per i provvedimenti di liberalizzazione. Il tariffario minimo voluto da Bersani potrebbe scomparire dal decreto. Medici e avvocati e ieri anche i veterinari stanno facendo un'azione di pressing sul governo. Intanto continua lo sciopero degli avvocati. Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha ribadito la disponibilità da parte del governo al dialogo ma ha chiesto «uguale disponibilità dalle categorie». Farmaci nei supermarket. Un braccio di ferro è stato ingaggiato anche dai farmacisti. Per mercoledì 19 luglio è previsto lo sciopero nazionale. Intanto a Vicenza il primo caso di ipermercato con un banco per i farmaci. Sono stati messi in vendita quei prodotti per cui non serve la ricetta del medico con uno sconto del 20% sul prezzo dichiarato sulla scatola. Lo sciopero del pane. Modifiche si annunciano pure per la liberalizzazione dei panifici. I panificatori hanno dichiarato lo stato di agitazione dicendo chiaro e tondo che le decisioni vanno concordate in un tavolo tecnico. Il Senato avverte. Intanto in Commissione Industria al Senato dove la maggioranza è già in affanno sono state richieste alcune modifiche. Le più significative riguardano il rinvio ad un provvedimento più organico della riforma delle attività professionali, la conferma del divieto di cumulo di licenze per il servizio di taxi, relativamente all'articolo 5 (distribuzione dei farmaci) la necessità di introdurre misure volte a scongiurare il raggiungimento di intese o cartelli a carattere oligopolistico. È continuata la discussione al tavolo tecnico per i tassisti. Previsioni sbagliate sul Pil. Non solo le liberalizzazioni. Anche il Documento di programmazione economico ha incassato la bocciatura del Servizio Bilancio della Camera. La finanziaria per il 2007 prospettata nel Dpef, si legge nel dossier, «avrà un impatto negativo sulla crescita del pil». Infatti, il governo ha rivisto al ribasso la stima per il pil 2007, passando dall'1,5% tendenziale all'1,2% programmatico, dopo l'aggiustamento dei conti. L'impatto negativo della manovra per il 2007, si legge nel dossier, si riverserà sui consumi delle famiglie per i quali è prevista una crescita dello 0,8% anzichè dell'1,3% come stimato in precedenza, mentre la spesa delle pubbliche amministrazioni dovrebbe avere un valore negativo di -0,6% contro il +0,2% del quadro tendenziale (prima della manovra). Effetti positivi della manovra sono invece previsti per gli investimenti, che salgono al 2,1% contro il precedente 1,9%.

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